Da Laila Al Habash a Colapesce Dimartino, dai Fast Animals and Slow Kids a Emma Nolde, passando per Mont Baud, Festa del Perdono, Fuera, Brividee, Selmi e molto altro: scopri il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì!
Disco della settimana: Michele Ducci – Sive
Nato da un dialogo piano-voce, SIVE, disco d'esordio di Michele Ducci, sembra galleggiare sulla forma vaporosa che il suo autore ha voluto dargli. Pochi contorni definiti, tanti colori, e soprattutto una sperimentazione ricca.
Colapesce Dimartino – Innamorarsi perdutamente non è mai un affare
Colapesce e Dimartino tratteggiano i contorni di un amore estivo con la leggerezza del loro elegante cantautorato, per una storia agrodolce che scivola sulle onde del mare e dove i dubbi e le incertezze spesso non trovano una risposta.
Emma Nolde – Mai fermi
Si apre un nuovo capitolo per Emma Nolde: Mai fermi è una prima tappa che parte dalla consapevolezza di non potersi sottrarre al ritmo frenetico del mondo, per cercare in chi ancora può spezzare questa catena di non cadere nello stesso errore con cui l'umanità si è corrotta.
Eternal Love – La pantera
Gli Eternal Love anticipano il loro prossimo ep con La pantera, brano che si muove con passo sensuale nell'oscurità a ritmo di un avvolgente groove disco funk, per accompagnarci con piglio giocoso fino all'alba di un nuovo giorno.
Festa del Perdono – Società mentale
Nato dalle viscere del punk milanese, Festa del Perdono è una creatura mistica che ingloba visioni esoteriche, proclami profetici e una filigrana lo fi dalle ambizioni pop, per fare da cantori dell'Apocalisse digitale e ritrovare nella propria spiritualità una salvezza di fronte all'oblio.
Fuera – Sonega
Sonega è un album spaccato a metà, di cui vediamo solo la prima parte: è qui che il processo trasformativo dei Fuera mostra il suo stato di costante divenire, dove melodie languide e strappi improvvisi si intrecciano con IDM, cantautorato e ritmi latini.
Laila Al Habash – Long Story Short
Laila prende a pieno il controllo sulle sue canzoni per curarne ogni aspetto in prima persona, per un ep che esplora diversi modi di intrecciare la propria vita con quella altrui, condensane tutte le sfumature emotive in una manciata di brani di raffinato pop.
Mont Baud – Dura
I Mont Baud giocano su una tensione costante, dettata dalle pulsazioni del beat che vengono poi fatte deflagrare in improvvise decostruzioni elettroniche. Così Dura diventa un saliscendi emotivo che toglie continuamente il respiro, anche nei momenti apparentemente più morbidi.
Dischi
Braoboy – Paix & Funk - Vol. blu: L'ep d'esordio di Braoboy parte da una matrice synthwave per poi spaziare verso funk, vaporwave e cantautorato, per 5 brani in bilico tra il dancefloor e l'introspezione.
Brividee – Hidden segreto: La nuova svolta discografica esplora le dinamiche relazionali filtrate dalla dimensione virtuale, immergendole in un ovattata ambient dalle sfumature pop.
Corinna – Linea di confine: Corinna continua il suo percorso di esplorazione del suo inconscio attraverso melodie oniriche sospese su arrangiamenti elettronici sempre vari, in un ep denso che passa per ambient, synth pop, PC music e sperimentazioni inaspettate.
Cuta – Zero alibi: Cuta, posto di fronte al passaggio dei vent'anni, cerca di dare un senso alle domande di chi si trova a cavallo tra l'adolescenza e l'età adulta, con versi introspettivi e riferimenti che spaziano tra rap, trap, house e pop.
Erin Collective – Alternative Positive: Gli Erin Collective trovano un punto di contatto con il resto del mondo attraverso lunghe suite tra funk e afrobeat, fino a stringere un legame umano che supera le barriere fisiche e cerca di unire i popoli sullo stesso ritmo.
Geolier – Dio lo sa: L'ambizioso nuovo album del rapper napoletano raccoglie 21 tracce con feat. di peso e una scrittura più matura, dove la strada lascia spazio ai percorsi della vita e all'apertura al pop.
Luchino Luce – Martire: Luchino Luce si cala in un immaginario religioso per raccontare i suoi tre anni di vita a Milano, aprendosi a un visionario ibrido post trap che sfocia tanto nella italo dance quanto nei rimandi alla musica classica.
Kikì – Il tempo: Kikì sguscia tra gli ingranaggi di un tempo spietato, facendo del suo r&b una corazza trasparente attraverso cui osservare i cambiamenti nell'ambiente che gli scorre accanto.
Santoianni – La soglia dei trenta: Il senso di precarietà e l'incertezza costante della generazione dei millennial diventano lo sfondo delle canzoni di Santoianni, dove sbrogliare il delirio del presente con lucidità e un tocco di cinismo.
Straahl – Nice People: Il viaggio di Straahl nel proprio inconscio è un vano tentativo di fuga dalla realtà, qua resa sempre più soffocante da un flusso nervoso di techno e uk bass.
Singoli
Carol – Horse: Carol cerca una via di fuga in un momento di transizione, dove alla stasi dell'ambiente che la circonda risponde con un brano tra dream pop e slacker rock su cui galoppare lontano.
Cilio – Totti: Cilio racconta il presente dalla sua prospettiva con un misto di ironia e rassegnazione, dove il suo mix di hip hop e funk si scontra con la propensione umana al concentrarsi sulle cose futili senza riuscire a guardare in faccia le catastrofi che ci circondano.
Danxgerous – Cold Yet Dazzling: Danxgerous canta di un rapporto dove il troppo affetto annebbia i pensieri e distorce la verità, cercando su una malinconica melodia indie folk di riprendere il controllo sui propri sentimenti.
Facile – Love Dies Slowly: Un riff grezzissimo ci proietta sul finale di una storia d'amore logorante, dove la frustrazione monta ed esplode in un canto liberatorio e sofferente al tempo stesso.
Fast Animals and Slow Kids – Come no: Il nuovo singolo dei Fask è un'amara rassegnazione di fronte alle certezze che crollano in un attimo, quando l'amore in cui si aveva puntato tutto cambia improvvisamente volto.
Kilian – Grattacielo diamante: Kilian racconta il suo difficile rapporto con Milano dopo essercisi trasferito, confessando ansie e delusioni causate dalla metropoli in un brano con un febbricitante arrangiamento club.
Le Astronavi – Hyper Chaos: Le Astronavi esasperano le contraddizioni del presente in un singolo disturbante, dove le ombre della distopia si stagliano su un frenetico flusso tra punk ed elettronica.
Saphe – tt ok: Saphe maschera il proprio dolore profondo con un brano dove il testo racconta un'apparente sensazione di serenità, mentre il disagio nascosto esplode nelle brucianti scariche che colpiscono l'arrangiamento.
Selmi – Andando molto piano: Selmi cerca un altro passo rispetto al ritmo frenetico della vita, nell'impossibile tentativo di non dover mai trovarsi a rimpiangere una scelta fatta.
Silent Bob – PLD: Silent Bob racconta la provincia vista dal suo punto di vista, entrando dentro le dinamiche sociali che la dominano con barre crude e una strumentale avvolgente ad accompagnarle.
Stefanelli – Andiamo avanti: La voce di Stefanelli dirada una leggera nebbia electro lo fi nel cantare di una notte fatta di abbagli e di ricordi fumosi, con l'incertezza di averla vissuta davvero o soltanto immaginata.
Ugo Crepa, Claver Gold – 100 km/h: Ugo Crepa, col prezioso aiuto di Claver Gold, cerca di metabolizzare la fine di una storia, attraversando una strumentale scurissima con barre dure e introspettive.
Yoniro – 143: Yoniro si lascia andare a un canto ipnotico, quasi alieno, frastagliato da frammenti di drum & bass, in bilico tra malinconia e romanticismo.
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L'articolo Il Bollettino di venerdì 7 giugno di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-06-07 10:30:00
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