Il Bollettino di venerdì 7 ottobre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il bollettino della settimana #40
Il bollettino della settimana #40

I Coma Cose anticipano il nuovo album, Nada mostra il suo spirito camaleontico, i Milanosport ci portano dentro il loro indie rock vivace, SPZ apre le porte di un mondo surreale e folle. E poi Eugenia Post Meridiem, la cantera di Machete, Wism, Mondo Marcio, Ardecore, Niccolò Fabi, Merli Armisa, Comaneci, Voodoo Kid e moltissimo altro nel nostro bollettino del venerdì!

Coma Cose – Chiamami

Chiamami. Un urlo a chi è lontano, a chi manca, a chi si sente vicino al cuore ma fisicamente è sperduto chissà dove. Con questa richiesta di aiuto i Coma Cose anticipano il loro prossimo album, tendendo le mani per abbracciare il mondo.

Eugenia Post Meridiem – Around My Neck

Entra di corsa la band Eugenia Post Meridiem, trascinata da una frenetica ritmica afrobeat, per poi trovarsi di colpo a rallentare e a farsi coprire da imponenti note di basso. Si muove così Around My Neck, un costante gioco di tensione che diventa lotta letale tra la vita e la morte.

Guinevere – The Setting of the Sun

Guinevere è Ginevra Battaglia, nuovo, intrigante progetto di La Tempesta Dischi. Si presenta con The Setting of the Sun, una avvolgente suite di 7 minuti, che parte da un gentile arpeggio folk per arrivare a brillare di un'intensità lucente e farsi ricoprire da una veste psichedelica.

Merli Armisa – Alme

Un anno dopo la folgorazione di Lleb, il suo sorprendente disco d'esordio, Merli Armisa torna fuori dal suo antro nascosto con un nuovo singolo: Alme è una criptica e struggente confessione, coperta da un nube granulare di suono, in cui si intuisce un volto amico che non si riesce del tutto a manifestare.

Milanosport – Ain't Big Enough

Torre Velasca che svetta in mezzo a un oceano che ha ricoperto tutto. È da qua che si diffonde il rock vivace dei Milanosport, con un ep caratterizzato da richiami '60s, synthini psichedelici, testi tra inglese e olandese e una invidiabile coolness da cui lasciarsi conquistare.

Nada – La paura va via da sé se i pensieri brillano

Un album che mira al cuore e alle viscere, sempre esposte sul tavolo: Nada amplia ancora di più la sua già camaleontica personalità artistica con un album ricchissimo, dove si intrecciano grida di dolore, dissonanze taglienti, divertite parentesi pop e deviazioni post punk.

Niccolò Fabi – Di aratro e di arena

Niccolò Fabi prende la prospettiva di un toro "di aratro e di arena", in cui si può ritrovare una vaga metafora del ruolo del cantautore davanti al suo pubblico, facendo sognare con la preziosa delicatezza che lo contraddistingue.

Disco della settimana: SPZ – Go!

Go! è un disco folle, malato e rigenerante allo stesso tempo, un esperimento ipnotico che si poggia su salde radici pop per poi divincolarsene totalmente, finendo in territori elettronici, lo fi, funk, hyperpop e psichedelici. Il tutto legato da un'esuberante eleganza.

Dischi

Ardecore – 996 - Le canzoni di G. G. Belli, Vol. 2: Seconda parte del progetto degli Ardecore incentrato sulle poesie di Giuseppe Gioachino Belli, stravolte in un oscuro turbine folk, rock e blues.

Dops e Litothekid – Knowmsayn: Il duo torinese Dops e Litothekid si converte dall'hip hop alla bass music, con tre brani nati per rimbombare dentro a un dancefloor stracolmo di gente.

Federico Mecozzi – Inwards: Federico Mecozzi mette il violino al centro di sonorità che transitano tra musica classica contemporanea, folk, elettronica, world music, per un viaggio verso sensazioni più oscure e intime rispetto alla quotidianità esteriore.

Machete – Cantera Machete Vol. II: Secondo capitolo della raccolta di talentini scovati da Machete con 11 nuovi rapper pronti a spaccare, per dare voce e linfa vitale al rap di domani.

Mondo Marcio – Magico: Mondo Marcio torna sulla scena con un disco di puro rap, incisivo e di rottura, in cui guarda con sguardo maturo sé stesso e la realtà che lo circonda.

Nudda – Vedo il mondo un po' sfocato: Un viaggio in 8 tappe nell’universo più intimo di Nudda, fatto di segreti e confessioni racchiuse nei testi introspettivi, di sintetizzatori fluttuanti e nottate insonni.

Roberto Casanovi – Gli occhi di una predaGli occhi di una preda sono quelli con cui Roberto Casanovi si guarda dentro e verso di noi, per un album dolorosamente sussurrato figlio di un oceano di insicurezze da metabolizzare.

Spanish ED – Fuori moda: Spanish ED dichiara con fierezza il suo non seguire trend del momento, ma solo quello che gli dice l'istinto, per un ep che ritorna con la giusta grinta sulla scena.

The Black Market – Details #01: Sei brani che nascono partendo da improvvisazioni fatte in studio, che partono dal jazz per poi lasciarsi liberamente contaminare da hip hop, r'n'b e soul.

Wism – Pazienza:  Wism fa convivere beat old school, sample anni '70 e atmosfere nostalgiche e vintage in collage sonori a metà fra l’hip hop sperimentale e l’indie.

Singoli

Comaneci, Tim Rutili – Loss of Gravity: I Comaneci anticipano il loro prossimo album con il prezioso feat. di Tim Rutili dei Califone, per un singolo alt rock rarefatto e enigmatico.

Denoise, Rareș – Io tu noi settembre: Un collage di fughe e riavvicinamenti in un climax malinconico, dove le atmosfere tra jazz e folk elettronico dei Denoise accolgono la profonda voce di Rareș.

Egreen – Mai dire mai: Egreen guarda già oltre il suo ultimo disco lanciandosi in una sfilza di singoli da pubblicare da qui alla fine dell'anno, caratterizzati da un rap direttissimo e senza alcun tipo di orpello intorno.

Farco700 – Stone Island: Farco700 canta i suoi vent'anni che scorrono su di una Roma cupa e accelerata, sulle note di uno sfuggente post punk.

His Electro Blue Voice – Twirt: His Electro Blue Voice fa ribollire il suo punk accelerato fino a farne sciogliere lo scheletro, colorandolo poi di decadenza psichedelica e lisergiche dissonanze.  

Il Ghost – Te stesso: Il Ghost ripercorre il suo passato sulle strade, senza alcun tipo di filtro, in un rap crudissimo e sincero che mostra come la musica possa davvero salvare la vita.

Il maestrale – La cosa più naturale: Il collettivo pugliese porta le sue sonorità mediterranee pop verso affascinanti lidi afrobeat e richiami samba, per una canzone d'amore ricca di vita e di ritmo.

Il Solito Dandy – Travolti da un insolito destino in un sogno Lady Oscar: La voce roca de Il Solito Dandy racconta una storia d'amore con Roma sullo sfondo, dentro a un singolo sospirato e sognante.

Inverno – ansiaaaa: Inverno mostra le sue fragilità senza però lasciarsene sopraffare, ma cantando con rabbia ed energia su una strumentale di sferzante elettronica. 

Kevin Mopao – Padova: Il rapper di origine congolese racconta le luci e soprattutto le ombre della sua città, tra situazioni di disagio quotidiano e gli ostacoli che chi è figlio di stranieri si trova, suo malgrado, ad affrontare.

Maëlys – Stoccolma: Maëlys riapre la sua parte più intima e la sua anima fatta di frammenti acustici in armonia con riverberi elettronici, cercandosi in giro per l'Europa ma ritrovandosi nell'essenzialità di casa sua.

Nobody Cried for Dinosaurs – Defective Supersight: I milanesi Nobody Cried for Dinosaurs tornano alla carica con un singolone indie rock da primi anni 2000 carico di potenza, fino a sfiorare picchi stoner.

Reev, Sianlout – Simili: Due freschissime anime della generazione Z si incrociano in un brano schizofrenico, un viaggio sulle montagne russe fatto di R&B, elettronica, house.

Stain – The Mess Behind: Gli Stain raccontano la sensazione del sentirsi sempre fuori posto attraverso un brano super melodico e ricco di intrecci di chitarra, che finisce per esplodere come una supernova.

Voodoo Kid – Guardaregiù: Voodoo Kid affronta un nuovo demone interiore, stavolta legato alla tematica affettiva tra l’innamoramento e la più cinica disillusione, spinto da una trascinante cassa in 4.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 7 ottobre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-10-07 10:30:00

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