Buona Onda: le migliori uscite di venerdì 4 ottobre

Solo il meglio in mezzo a un oceano di nuove uscite

Eccoci di nuovo a Buona Onda, il format di Rockit che raccoglie il meglio delle nuove uscite. Questa volta si va da Colapesce, alle prove con il cinema, a Motta sperimentatore accompagnato da Teho Teardo, da Montag a Ceneri, fino a un Capossela pronto per Halloween e a una nuova band a metà tra Londra e l'agro pontino. Qua sotto le nostre 10 uscite preferite, che trovate nella playlist embeddata qui dentro assieme a tutte quelle che dovreste ascoltare secondo noi in questo weekend.

Disco della settimana: Missey - La ricompensa della mangusta

La ricompensa della mangusta di Missey lavora con la stratificazione del suono per raccontare un perpetuo senso di inadeguatezza, dove la ricompensa annunciata nel titolo sembra sempre irraggiungibile: la contemporaneità è uno sguardo che ci scruta impietosi, mentre Missey passa da reggaeton scarni a ballate sensazionali.

Ceneri - Forma liquida

Forma liquida è il disco di debutto della cantautrice friulana Ceneri, che già si era fatta notare per una manciata di singoli che trovano nella delicatezza più assoluta il loro fascino, con quel canto a mezza voce alla Clairo, ma molto più malinconico. Nella stessa direzione si muove il disco, fatto di sussurri e di riverberi acustici che rivestono un momento di cambiamento dove è difficile capire chi si è davvero. 

Colapesce - La malvagità

Dalla colonna sonora di Iddu, la prima firmata da Colapesce, La malvagità è l'unica canzone, posta proprio alla chiusura del film. Un tragico ritratto del male come componente inevitabile dell'umanità, che prende forma nel canto spezzato di Colapesce e, un po' come nel monologo finale de Il divo di Paolo Sorrentino, ci costringe ad accettarne la presenza senza possibilità di cancellarla dal mondo. 

Giungla - Bad idea

Già il suono abrasivo della chitarra di Giungla nel riff di apertura fa drizzare le antenne: Bad Idea, che proprio su queste distorsioni grattatissime costruisce il centro dell'arrangiamento, si immerge nel proprio rumore per non considerare quello che viene dall'esterno a destabilizzare l'equilibrio interiore, fino a imporsi su tutto il resto.

Kinder Garden - Umana

Da collettivo a progetto solista, Kinder Garden è il moniker del cantautore Francesco Menna. Umana, ultimo singolo prima del suo disco Ormoni, è un crescendo ossessivo dai contorni psichedelici (quasi kraut rock) che fonde la sensibilità dell'essere umano con la ripetitività straniante delle macchine, con un "solo tu" ripetuto allo sfinimento a fare da punto di contatto con l'altro.

Montag - Se non passasse aria

Una storia d'amore dal destino incerto, dove basta un colpo di vento sbagliato perché ci si perda del tutto: Se non passasse aria è uno dei brani più raffinati della discografia di Montag, con sfumature da cantautorato anni '70 nell'arrangiamento a dare uno strano senso di rassicurazione di fronte ai dubbi che un futuro indecifrabile porta dentro di sé.

Motta, Teho Teardo - Ed è quasi come essere felice

Nel nuovo esperimento di Motta, Suona Session, dove i suoi brani vengono riarrangiati completamente, trova spazio anche Ed è quasi come essere felice con la collaborazione di Teho Teardo: luci elettroniche e sperimentazioni tessono una trama ipnotica, mentre la voce di Motta si fa sempre più solenne, portandoci in un finale intensissimo dominato dagli archi. 

Our Kids - Unkind

Gli Our Kids si dividono tra l'agro pontino, dove hanno la loro base, e Londra. Con Unkind, ultimo singolo prima del loro ep di debutto, portano le loro influenze alt rock a sporcarsi di post punk, nel raccontare la disperazione di un individuo che prende coscienza del proprio narcisismo e cerca di liberarsene con un canto che nessuno sembra disposto ad accogliere.  

Savana Funk, Willie Peyote - Wa Zina

Dall'incontro tra Savana Funk e Willie Peyote prende forma Wa Zina, brano che parla direttamente della rivoluzione contro la teocrazia iraniana per poi abbracciare la lotta contro ogni forma di fascismo. Le barre di Willie tracciano la strada verso il ritornello cantato in arabo, per un singolo doloroso che cerca di tenere accesa la fiamma della speranza.

Vinicio Capossela - Voodoo mambo

Se ottobre è il mese di Halloween, Vinicio Capossela mette i panni di uno scheletro ben poco minaccioso per un canto da comedy horror a metà tra Dr. John e un'esame di anatomia. Si chiama Voodoo mambo ed è una surreale danza da dias de los muertos, da ballare con gli spiriti nella notte del 31 ottobre (ma occhio che non saltino i legamenti). 

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L'articolo Buona Onda: le migliori uscite di venerdì 4 ottobre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-10-03 12:14:00

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