Apprendiamo a malincuore dal Corriere della Sera che Franco Califano è "povero e malato, chiede aiuto allo Stato e invoca la legge Bacchelli". La legge Bacchelli è quella legge che "prevede un sussidio mensile vitalizio per persone che abbiano dato lustro alla cultura italiana".
Che Califano, nato nel 1938 "per caso in volo sul cielo della capitale libica all'epoca territorio italiano" come riporta Wikipedia, sia una star della musica popolare italiana è un dato di fatto, che abbia sperperato ricchezza nella sua vita anche. "In effetti non ero uno che badava a spese" dichiara a quell'altra star che è Mario Luzzatto Fegiz.
"Quando usciva un nuovo modello di auto il primo veicolo disponibile era il mio. Per non parlare delle moto (passione che mi è passata quando è arrivato l'obbligo del casco). Quando avevo storie con attrici importanti abitavo all'Excelsior o al Grand Hotel. Avevo sempre come minimo tre macchine, una Mercedes, una Jaguar decappottabile e una Maserati o una Ferrari".
Morale della fiaba, guadagna solo 10 mila euro ogni semestre per i diritti d'autore, non riesce a pagarsi l'affitto e si appella allo stato. Atto disperato e per certi versi coerente con la sua etica.
Facciamo una proposta: ok all'onorificenza statale per meriti artistici, ma i soldi per la sua pensione li metta la SIAE!
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L'articolo Califano povero: "invoco la legge Bacchelli per un sussidio" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2010-11-08 00:00:00
COMMENTI (8)
Califano (1972)
"'Na stanzetta in affitto è trovata, pe er momento va be'
semo gente de borgata nun potemo pagà.
Da domani comincia er carvario, nun c'è altro da fa'
finirà 'sto calendario e quarcosa cambierà
semo ricchi de volontà...
Core mio, core mio, la speranza nun costa niente
quanta gente c'ha tanti soldi e l'amore no
e stamo mejo noi che nun magnamo mai...
Core mio, core mio, la speranza nun costa niente
se potrebbe sta' pure mejo ma che voi fa'
per ora ce stai te, er resto ariverà...
Un lavoro magari a giornata, pe er momento va be'
semo gente de borgata che alla vita ce tie'.
Semo nati da povera gente, è la nostra realtà
ma de vie ce ne so' tante, tanti modi pe' sfonnà
ora annamoseli a cercà...
Core mio, core mio, la speranza nun costa niente
quanta gente c'ha tanti soldi e l'amore no
e stamo mejo noi che nun magnamo mai...
Core mio,core mio...
se potrebbe sta' pure mejo, ma che voi fa'
per ora ce stai te, er resto ariverà...
per ora ce stai te, er resto ariverà..."
califano povero. povero un cazzo! 10000 euro mensili e non riesce a pagarsi casa? cazzi suoi, la venda!
Califano: «Chiedo l'assegno di Stato».
Si arrotola meglio delle banconote.
(spinoza.it)
In realtà é solo un'altra (buona) scusa per far tornare Le Iene e Lucci da lui per l'ennesima intervista in cui ridirà le solite cose trite e ritrite... :=
(Messaggio editato da faustiko il 08/11/2010 14:53:47)
deve morire, sto fascista sessista infame...prende 20mila euro all'anno solo di siae + la pensione minima e rompe il cazzo? vai, crepa pezzo di merda
[...]Quando usciva un nuovo modello di auto il primo veicolo disponibile era il mio. Per non parlare delle moto (passione che mi è passata quando è arrivato l'obbligo del casco). Quando avevo storie con attrici importanti abitavo all'Excelsior o al Grand Hotel. Avevo sempre come minimo tre macchine, una Mercedes, una Jaguar decappottabile e una Maserati o una Ferrari(....)
vendi la jaguar, la maserati e la ferrari e ci campi per almeno un paio d'anni. poi magari se al posto del super mega attico in qualche albergo super lusso t'affitti una casa normale, hai risolto anche quel problema. così ti resta tempo per pensare alla stronzata della richiesta di sussidio e alle migliaia di ragazzi che lavorano per la gloria nel campo dell'arte, senza ricevere nulla in cambio.
anche perchè deve aver incassato qualche miliardo la SIAE dalle produzioni di Califano
Mi dispiace per Califano, ma sinceramente ci doveva pensare prima al futuro, ebbene si, chieda i soldi alla Siae! Quando siamo nella merda dobbiamo arrangiarci da soli... Cosi' e' la vita...:-)