Quasi settembre, quasi finita, quasi tempo di tornare a tutto quello che solo una settimana fa ci sembrava lontanissimo. Fai la coda, parcheggia, svegliati presto, cerca di capire cosa mangiare per cena. Che poi sono le stesse cose che fai in vacanza, solo che lì sei al mare e non in ufficio.
Ma non tutto è ancora andato. L'ultimo di tre video del suo Lido a Milano, stavolta con una cover dei Righeira. Buona nostalgia, noi andiamo a prendere l'ultimo ghiacciolo dell'anno.
Com’è nato Delmoro?
Delmoro è nato dalla voglia di scrivere delle canzoni nella mia lingua, cosa che non avevo mai fatto prima, unita ad una certa sonorità che sentivo nelle mie produzioni dell'epoca e che mi veniva di istinto chiamare "italiana" anche se non ho mai capito bene cosa possa voler dire.
Qual è il tuo rapporto con gli anni ’80?
A parte esserci nato, credo che gli anni '80 in musica abbiano stabilito una svolta sonora generale davvero notevole che ha portato a tante sperimentazioni, soprattutto nella musica pop, quindi penso sia anche naturale esserne affascinati. Poi è un decennio bistrattato per alcuni motivi, elevato per altri, in cui forse già si iniziava ad intravedere la confusione e le contraddizioni ("balìa" )che avrebbero poi regnato da lì in poi. Sicuramente la culla del postmodernismo, in cui noi nel bene e nel male ci viviamo ancora.
Negli ultimi anni il revival dei decenni ’70/’80 ha invaso quasi ogni genere musicale, soprattutto il pop. Credi ci sia ancora qualcosa che non è stato esplorato in questo?
Per me il termine revival ha più accezioni, io vedo la cosa come una continuazione e attualizzazione di temi ricorrenti della musica e della società, come fosse un unico filo rosso che lega tutto. In questo senso, non vedo i decenni '70/'80 come uno scaffale del supermercato da cui prendere qualcosa e buttarla nel carrello. Tanto meno mi interessa la retromania a tutti i costi. Per questo mi è difficile dirti cosa c'è di inesplorato, al contrario io cerco quello che non ha mai smesso di essere presente, o più semplicemente quello che mi dà emozioni ancora oggi.
Parlami della tua band, dal vivo è una figata.
I Tiger's Resort sono uno degli incontri più belli che mi ha portato "Balìa", sono bravissimi e mi aiutano a dare organicità e spontaneità ai brani. Sono i classici musicisti che non riescono a stare fermi con le mani con o senza strumenti, è una jam continua ed è un piacere vedere la mia musica cambiare forma in sala prove e sul palco. Oltre poi a scambiarci molta musica, sono di certo una fonte di energia ed entusiasmo importante, soprattutto per chi come me passa molto tempo in studio.
Siamo stati host dei tuoi tre video in piscina, questo è l’ultimo. È come se avessi cercato di portare un Lido di Rimini in Lombardia: qual è il tuo rapporto con Milano?
Milano la adoro! Davvero, ho un rapporto molto fisico e di "primo impatto" con le città, ne ho cambiate parecchie e le prime sensazioni in una nuova città sono sempre state quelle che poi sono rimaste. Vivo qui da poco, da 7 mesi e mi sento a casa. Forse perché tendo più a vederla come una giusta summa di una certa cultura italiana che mi è mancata nei mie cinque anni all'estero, in più con i miglioramenti raggiunti negl'ultimi anni. Spero solo di essere ancora vivo per godermela quando sarà senza automobili (ma dubito).
Su cosa stai lavorando ora?
Sono sempre su un pezzo nuovo, anche se cerco di prendermi delle pause non riesco quasi mai a smettere di scrivere, però c'è anche lo show live da potenziare e ampliare, quindi mi divido principiante tra le due cose. Ho appena finito di preparare un arrangiamento nuovo per quartetto d'archi e piano di alcuni brani, sia recenti che meno recenti, per un concerto che faremo a Todi il 7 settembre, in occasione della consegna del premio "Jacopone da Todi 2019" che ho vinto (sezione canzone d'autore). Sono davvero curioso per questa esperienza, di certo un contesto diverso dal solito ma credo emozionante per far emergere anche la natura intima dei miei brani.
I tuoi tre dischi preferiti, in ordine sparso.
Più mi fanno questa domanda e più mi rendo conto che non ne ho. Comunque ci provo: "Com'è profondo il mare" di Lucio Dalla, "Avalon" dei Roxy Music e "Orizzonti perduti" di Battiato.
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L'articolo Delmoro e l'ultima cover dei Righeira prima dell'inverno di Redazione è apparso su Rockit.it il 2019-08-30 15:00:00
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