Cantautore Heavy Metal noto sul web, questo è il suo biglietto da visita. Da un paio d'anni ogni video che pubblica arriva agilmente a 50, 100 mila visualizzazioni. Niente di strano, non parliamo di copie vendute, e nell'era del digital questi sono numeri relativamente bassi. Ma Domenico Bini è diverso.
Circa sei mesi fa, nella home di un Facebook ormai stanco e abbandonato ai cinquantenni su internet, ai panda e agli eventi nelle tue vicinanze, trovo uno dei suoi primi video: webcam del computer, polo del mercato, pseudo-Stratocaster ma con un solo accordo e uno di quei cinquantenni che urla la stessa cosa. Non sono canzoni, ma power-chords su cui ripete un mantra. Quella è stata la prima volta che ho sentito "Il vulcano".
"Il vulcano ha eruttato, il vulcano ha eruttato, oh no"
Non fa una piega, in effetti. Domenico Bini diventa una stella per quelli per cui fa tutto il giro sempre, che dell'ironia non riescono a liberarsi, per cui tutto è post qualcosa. Quest'ultima parte è importante: abbiamo sottovalutato i meme. I demotivationial, poi i Top Text/Bottom Text, i meme sull'Indie e i post meme sull'indie, i meme fritti e i post di merdapostaggio. Questa roba qui ha monopolizzato il linguaggio e il vocabolario internet di un paio di generazioni, o meglio di una parte di queste. Da qui è nato il lol rap: Tutti Fenomeni, Garage Gang, Pippo Sowlo (che oggi ha pubblicato il suo primo Ep), e Bello Figo, il padre di tutti. La storia di internet sta diventanto un po' lunga, ma è questo che ha permesso a Domenico Bini di passare dall'essere tuo zio strano con la chitarra a uno che fa 200.000 visualizzazioni.
Il 25 maggio è uscito "Grazie mille ciao", l'album di Domenico Bini, che qualcuno ha ironicamente prodotto, e qualcun'altro sta ironicamente comprando. Zitto zitto Domenico Bini sta vivendo del suo meme, o se non proprio solo di quello ci arrotonda. Sono pensieri a caso e sconnessi, informazioni e flash più che altro, ma non riesco a non pensare che a colpi di meme abbiamo creato un mondo in cui i tuo zio strano, i professori di musica delle medie a cui i compagni di classe stronzi delle medie rovinavano la vita, i Metroman possano fare realmente musica, e se il prossimo disco di Domenico Bini si avvicinasse davvero a un lavoro serio ci sarebbe posto anche per quello.
Oggi ho riascoltato "Il vulcano", solo che invece della webcam c'è un bellissimo video brutto. Ciao Domenico, grazie mille.
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L'articolo Domenico Bini, la storia del meme che è diventato un uomo di Vittorio Farachi è apparso su Rockit.it il 2019-06-14 11:03:00
COMMENTI (5)
Più è trash e più si sentono fighi a sostenerlo
Bro, you just posted cringe, now you're going to lose subscribers
Posso gentilmente dire all'autore che, se non è in grado di comprendere determinati fenomeni sociologici, sarebbe più fruttuoso darsi all'ippica piuttosto che parlarne?
Fratello, ascoltami. Tu non hai idea di cosa stai parlando!
Simili sensazioni si provano se andate a vedervi i primi video del citato BelloFigo Gu