La chiusura del Fabric di Londra, locale inaugurato nel 1999 e negli anni diventato vera mecca del clubbing, è ancora una notizia “calda”, con un intero cosmo fatto di spettatori, artisti ed addetti ai lavori (ne ha raccolti alcuni DLSO) che si sono esposti in prima persona per protestare contro la revoca della licenza comminata al popolarissimo club inglese.
I fatti sono noti: le recenti morti per overdose di due diciottenni, datate 26 giugno e 6 agosto, rappresentavano una spada di damocle che, drammaticamente, poche ore fa ha sentenziato la fine di un’avventura lunga diciassette anni - ma non mancano sviluppi tanto sorprendenti quanto inaspettati.
La testata The Indipendent, intenzionata a fare chiarezza circa una situazione che appare troppo semplicistica e lineare, ha consultato vari documenti ufficiali della polizia e della circoscrizione di Islington: le informazioni diffuse dalla redazione di Canary Wharf parlano della morte dei due clubbers come una semplice giustificazione, una scusa inquadrata in una deposizione di undici punti redatta dalle forze dell’ordine a cavallo fra il 2015 ed il 2016, grazie anche all’azione di agenti di polizia in borghese.
(Foto via independent.co.uk)
I report firmati dall'Islington Council parlano di “persone nell'aria fumatori che parlavano di comprare droghe” e di avventori che presentavano sintomi legati all'assunzione di sostanze stupefacenti, ma anche di “atmosfera tranquilla e amichevole", con un diverso spaccato demografico di clienti "italiani, francesi e cinesi". Insomma un verbale che non attesta in nessun modo la presenza di droghe nel locale ma che riporta solo osservazioni vaghe, e che lascia parecchi interrogativi sulle reali motivazioni dietro la revoca dei permessi, anche a fronte delle forti misure preventive già imposte al locale negli ultimi anni (che sono sempre state rispettate, anche quando implicavano una spesa ingente).
L'Indipendent lascia intendere che una motivazione plausibile sarebbe da ricondurre nei tagli al budget della circoscrizione di Islington, che solo nel 2016 ha perso 17 milioni di sterline, e del corpo di polizia (223 agenti licenziati dal 2010, numero destinato a crescere). Non è ben chiaro in che modo le due cose siano connesse, e da parte sua la polizia fa sapere che il locale non è di proprietà dell'Islington Council, quindi non c'è alcun interesse economico dietro la chiusura del club. Anche se le motivazioni sono da ricondurre esclusivamente all'abuso di stupefacenti, nel Regno Unito si è creato un pericoloso precedente.
---
L'articolo Le vere ragioni per le quali è stato chiuso il Fabric di Londra di Giandomenico Piccolo è apparso su Rockit.it il 2016-09-07 18:23:00
COMMENTI