Tra le fonti di introito che possono far guadagnare un artista, quella della collaborazione con i brand è sicuramente una delle più importanti. Non è una novità vedere cantanti e rapper associare il loro nome ai marchi più conosciuti e, negli ultimi anni, Instagram si è popolato di foto dove il famoso di turno sorride con in mano i prodotti più diversi, dalle bibite per dimagrire fino agli accessori di alta moda.
Secondo un'indagine condotta dal Daily Telegraph, e riportata anche dall’Ansa, per ogni promozione pubblicitaria sui social Chiara Ferragni guadagna circa 10.400 euro. Se la blogger ha incominciato ad utilizzare l'hashtag #ad quando posta una foto contenente advertising, sono molti invece i personaggi famosi a non avere un’accortezza simile pubblicando immagini in maniera decisamente meno trasparente. Ora L’Antitrust, con la collaborazione del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha deciso di prendere in mano l’argomento mandando una serie di lettere di moral suasion a diversi vip italiani. Tra i possibili destinatari ci potrebbero essere cantanti come Fedez e Anna Tatangelo, ma anche volti noti come Belen Rodriguez, Alessia Marcuzzi, Melissa Satta e Federica Pellegrini.
I nomi non sono stati resi noti ufficialmente, al momento l’interesse dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è di porre le basi per un discorso serio su un tema certamente non facile da gestire, ma che in altri paesi è già diventato materia di legge (in Gran Bretagna, ad esempio, i contenuti sponsorizzati devono essere sempre dichiarati). Nella lettera inviata ai vip si richiede l’utilizzo di hashtag quali #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising, #inserzioneapagamento o, nel caso il bene sia stato fornito a titolo gratuito, #prodottofornitoda.
"Considerato che il fenomeno del marketing occulto” - dice la nota diffusa dall’Antitrust - “è ritenuto particolarmente insidioso, in quanto è in grado di privare il consumatore delle naturali difese che si ergono in presenza di un dichiarato intento pubblicitario, l'Autorità sollecita tutti gli operatori coinvolti a vario titolo nel fenomeno a conformarsi alle prescrizioni del Codice del Consumo, fornendo adeguate indicazioni atte a rivelare la reale natura del messaggio, laddove esso derivi da un rapporto di committenza e abbia una finalità commerciale, ancorché basato sulla fornitura gratuita di prodotti”.
L’Unione Nazionale Consumatori, da tempo interessata a questo tema, ha definito questo primo passo una “vittoria” nei confronti di tutti gli acquirenti.
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L'articolo Da Fedez alla Tatangelo, l’Antitrust indaga sulla pubblicità occulta sui social network di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2017-07-25 09:31:00
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