Intervista lunga e densa, quella rilasciata da Francesco De Gregori al Corriere della Sera.
Intervista che lascia completamente da parte l'aspetto musicale e si concentra sulla politica. E De Gregori compie un'analisi spietata e chirurgica della sinistra di oggi. Ribadisce di sentirsi parte di quello schieramento, perché le tematiche che gli stanno più a cuore sono inequivocabilmente di sinistra, ma di non capire più strategie e obiettivi del PD.
De Gregori non si limita a un'analisi superficiale, andando a toccare diversi punti intoccabili: «[La sinistra] è un arco cangiante che va dall'idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del "politicamente corretto", una moda americana di trent'anni fa, e della "Costituzione più bella del mondo". Che si commuove per lo slow food e poi magari, "en passant", strizza l'occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. Tutto questo non è facile da capire, almeno per me».
Senza sconti anche il punto di vista su Berlusconi: «ho seguito con crescente fastidio e disinteresse l'accanimento sulla sua vita privata. Forse potevamo farci qualche domanda in meno su Noemi e qualcuna di più sull'Ilva di Taranto? Pensare di eliminare Berlusconi per via giudiziaria credo sia stato il più grande errore di questa sinistra. Meglio sarebbe stato elaborare un progetto credibile di riforma della società e competere con lui su temi concreti, invece di gingillarsi a chiamarlo Caimano e coltivare l'ossessione di vederlo in galera».
Leggi l'intervista integrale sul Corriere della Sera.
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L'articolo Francesco De Gregori a tutto campo: la sinistra si è persa di Marco Villa è apparso su Rockit.it il 2013-07-31 11:00:16
COMMENTI (2)
dov'è che hai letto queste stronzate?
...Pensare di eliminare Berlusconi per via giudiziaria credo sia stato il più grande errore di questa sinistra...: x De Gregori la sinistra ha in mano il potere giudiziario, mentre la destra il potere esecutivo.... bah, che grande analisi...