Viene oggi pubblicato sul sito de Il Giornale un articolo (riportiamo in basso il link) a firma Paolo Beltramin dedicato ai circoli arci milanesi. Vengono citati il circolo Bitte – che ha ospitato Il Gelato al Velano party del 2007 – e il circolo Magnolia con cui Rockit lavora da anni proponendo i suoi eventi (tra i tanti, il MI AMI). Mentre la collaborazione con il Bitte si è limitata a quell’unico episodio e ci è impossibile esprimere un’opinione competente riguardo a quanto scritto da Beltramin, è per noi importante ribadire che l’articolo è inesatto, incompleto e del tutto fuorviante quando si riferisce al Magnolia. Condividiamo la risposta data oggi dal presidente del circolo, Andrea Pontiroli. Ci teniamo a testimoniare l’ottima gestione, la trasparenza e l’onestà – (prima di tutto) umana e culturale – di chi porta avanti l'attività Culturale dell'arci Magnolia. Realtà come questa sono rare nel panorama milanese (e italiano).
La Redazione di Rockit
Per info:
www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=314548&START=0&2col=
www.circolomagnolia.it/news.php?IDN=1011
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L'articolo Il Giornale.it attacca il circolo Magnolia di Redazione è apparso su Rockit.it il 2008-12-16 00:00:00
COMMENTI (11)
Beh quello che mi sento di dire è che vivo a Milano da 27, da10 esco regolarmente a milano e oggi più che mai mi rendo conto che un lovcale/circolo come il magnolia non è sicuramente un locale come gli altri; innanzitutto non devo pensare a come vestirmi prima di uscire, non devo prelevare 100 euro al bancomat prima di entrare, e soprattutto non devo sorbirmi qualche stupida cover band che, scontenta mi suona siamo solo noi di vasco e aspetta di intascare i suoi 50 euro a testa. E' soprattutto qui che locali come Magnolia e casa 139 per quanto mi riguarda differiscono dagli altri: dannio spazio e liberta a gruppi dell'underground di suonare ed esprimersi e a noi di ascoltarli. Mi sembra gia un buon motivo per favorirne in qualche la presenza. Funzione sociale? boh forse si
9 euro?!! alla Casa 139 la paghi 15 cazzo di euro.
beh l'articolo è chiaramente provocatorio e fazioso, la questione che però andrebbe analizzata è la politica dell'intrattenimento giovanile.
I circoli arci hanno o avevano ragione di esistere laddove vi era necessità di creare un centro di "aggregazione" e divertimento per giovani, quindi ha o aveva un ruolo sociale. La domanda è quale sarebbe la differenza tra un locale normale e un locale arci? Non hanno forse tutti e due un ruolo sociale?
A questo punto non sarebbe il caso di dare le stesse agevolazioni di cui godono i circoli arci a tutti i locali notturni e non che svolgono ruoli di aggregazione e divertimento giovanile?
ecco bene aiutami allora
prima di parlare sai bisognerebbe però conoscere di cosa si sta parlando, e soprattutto essere specifici, altrimenti sai è facile generalizzando finire a dire stronzate da sociologoco o intellettuale o commentatore, ecco la parola esatta è "commentatore", cioè una persona inutile che imbastisce discorsi inutili.
detto questo, nello specifico dell'Arci Magnolia, l'articolo è inesatto dalla prima all'ultima riga.
il quarto dora di gloria di un fascistello.
per altro zeppo di cazzate.
nel giorno riportato il magnolia era chiuso.
il gin non costa sette euro e soprattutto i circoli arci
NON POSSONO AVERE UTILI
quello che si guadagna viene reinvestito e nessuno se lo può spartire
ovvero nessuno può arricchirsi, chi ci lavora dentro prende paghe ridicole
e questo capisco sia impossibile da concepire per un fascistello che per una sera
decide di non andare all'Hollywood.
Per scoprire con orrore che la gente balla più felice di lui da altre parti.
Chi crede che la cultura voglia dire dibattiti, è uno che per paura dei dibattiti si è perso tutto il resto.
i prezzi dei cockatail sono sbagliati
Non conosco i locali citati nell'articolo, però una riflessione sulle logiche di alcuni circoli ARCI credo sia doverosa.
In tempi di crisi economica credo sia sempre più lecito chiedersi per quale motivo devo dare 9 euro di tessera a un locale che funziona con normalissime logiche di impresa, dove i prezzi dei concerti e del bar sono comunque molto alti (o comunque alla pari del qualsiasi locale fighetto X).
La mia domanda è: non è che va a finire che oltre a pagare la tessera finisco per pagare anche il doppio delle tasse sui concerti e su quello che consumo?
Oddio, aggressione fascista senza tirapugni! Aiuto aiuto!
Eppure non mi sembra che siano riportati dati erronei...
si poi manca sempre che "il giornale" come quasi tutti gli altri giornali prende le sovvenzioni dallo stato ... giusto per dirne una ...