"Good Vibrations" dei Beach Boys è senza ombra di dubbio una delle canzoni più rivoluzionarie nella storia del pop del '900. Come si scrisse su PopMatters: "Ha cambiato il modo in cui un disco pop può essere realizzato, il modo in cui un disco pop può suonare, e le parole che un disco pop può avere". Il brano è stata pubblicato come singolo nell'ottobre del 1966, e Brian Wilson iniziò a lavorarci durante le sessioni di "Pet Sounds", utilizzando per la sua produzione una cifra che si aggira tra i 50.000 e i 75.000 dollari (l'equivalente odierno di 360.000 e 550.000 dollari), che rimane ancora oggi una delle più importanti somme di denaro spese per l'incisione di un singolo.
Internet è pieno di informazioni dettagliatissime sulla storia di questa canzone, ma vi basti sapere che: Brian Wilson incise circa 30 minuti di sezioni musicali sparse, montandole successivamente insieme seguendo una tecnica di produzione modulare inusuale per l'epoca, da cui i Beatles presero spunto per "Strawberry Fields Forever" e "A Day In The Life"; le stesse sezioni furono incise in diversi studi di registrazione, per sperimentare le differenti opportunità offerte da ciascuno; Wilson all'epoca aveva 24 anni e considerava quel pezzo come "la sua intera vita racchiusa in una traccia"; il testo, come Wilson racconta nella sua autobiografia, è ispirato al concetto che le persone possono emotivamente reagire alle "vibrazioni" alla stessa maniera degli animali attraverso le emozioni.
Non esiste nessuna versione stereo "corretta" di "Good Vibrations" e il motivo è la perdita degli originali nastri vocali multitraccia da parte della Capital Records. Nel 2012 per la prima volta, in una ristampa di "Smiley Smile", compare uno stereo mix del pezzo autorizzato da Wilson, realizzato separando nella traccia mono originale ogni singolo strumento e ogni singola melodia vocale.
Una delle scoperte più belle resta però sicuramente questa versione acapella del pezzo, anche se sono stati sollevati dubbi sull'autenticità della registrazione (pur senza nessuna prova). Ascoltatela e provate a non emozionarvi se avete un cuore.
Tra le altre chicche legate al brano è sicuramente da segnalare questo video promo in cui i Beach Boys compaiono nelle inediti vesti di pompieri, realizzato a soli 22 anni da quello che poi diventerà il celebre direttore della fotografia di Hollywood Caleb Deschanel.
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L'articolo Ascoltare la traccia vocale isolata di "Good Vibrations" dei Beach Boys è un'esperienza celestiale di Marcello Farno è apparso su Rockit.it il 2016-04-19 14:18:00
COMMENTI (3)
Buongiorno cari, studio e adoro Brian Wilson e i Beach Boys da molto tempo.
Il vostro articolo si basa su una cover fatta da un bravo youtuber.
Buona giornata :)
Sono d'accordo con Walter, anche solo per quel "the" di "exitation", oltre al timbro della voce e a certi fade out non proprio uguali, ma questo potrebbe essre un taglio idverso di mix. In ogni caso anche se un fake è fatto molto bene.
Sì, ho un cuore, ma ho anche delle orecchie, e devo purtroppo comunicarvi, amici di Rockit, che il video che avete pubblicato è un fake.
Le voci non sono assolutamente quelle dei Beach Boys -Quello all'inizio non è Carl, nè tantomeno è Mike a cantare i ritornelli-, ed alcuni soluzioni armoniche sono pure riuscite a metà -Specialmente l'accordo dell'"AAAAAAAAAA" introduttivo dell'ultimo ritornello-.
Un fake, o una cover, od un omaggio, chiamatelo come volete, sicuramente ben confezionato MA quelli non sono i BB.