Dopo settimane di indiscrezioni, la notizia è diventata ufficiale: Google ha acquistato Songza, il servizio di streaming musicale che crea playlist a seconda dell'ora della giornata e dell'umore, quindi musica giusta al momento giusto.
Nessuna delle due aziende ha voluto commentare la notizia, ma da più parti si riporta che il prezzo della transazione è stato di 39 milioni di dollari.
Di certo Songza è un servizio che funziona molto bene, ma i motivi per i quali Google ha deciso di acquistarlo potrebbero essere altri. In primis, i dati: l'azienda di Mountain View avrebbe un'enorme mole di informazioni circa le tendenze che guidano gli ascolti musicali di milioni di persone. In secondo luogo, c'entra molto il mercato degli ascoltatori più "generalisti", ovvero quanti non hanno molta confidenza con i servizi di streaming, non sono appassionati di musica e potrebbero sentirsi persi, se non intimoriti, di fronte a un catalogo di milioni di canzoni. Offrirgli delle playlist pre-confezionate potrebbe essere una buona soluzione per far sì che anche questo tipo di ascoltatori, che rappresentano una gigante fetta di mercato, salti sul carro dello streaming a pagamento.
Infatti, anche se per ora Google ha comunicato che non avverrà alcun cambiamento immediato dell'applicazione Songza, più avanti potrebbe incorporarla in Google Play Music e ancora di più nel servizio di streaming musicale di YouTube, che verrà lanciato nei prossimi mesi.
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L'articolo Google ha comprato Songza per 39 milioni di dollari: ecco alcuni dei motivi dietro l'acquisizione di Redazione è apparso su Rockit.it il 2014-07-02 00:00:00
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