Si chiama Matt Farley, vive in Massachusetts, e non ha nemmeno una band. Almeno, non una ufficiale.
Farley però riesce a guadagnare bene con la sua musica perché ha avuto un'idea tanto semplice quanto geniale: comprendendo l'importanza delle chiavi di ricerca nell'internet del 2014, compone canzoni con titoli seo-friendly.
Per dirla con parole povere, compone e carica su Spotify (e su altre piattaforme di streaming) canzoni con titoli che contengono le parole che la gente cerca, o titoli che attirino molto l'attenzione e che spingano a cliccare su play.
Qualche esempio?
La gente cerca nomi di celebrità e star dello spettacolo, lui "fonda" una band dal nome Papa Razzi and the Photogs e pubblica 22 album da 30 o 40 canzoni, in ognuna delle quali nomina una celebrità diversa. Stessa cosa con i nomi di città, di animali, e di tante altre cose (per farvi un'idea, una lista delle band è disponibile qui).
Per guadagnare quella cifra, Farley lavora tre giorni a settimana con un ritmo di circa 20 canzoni al giorno. Ha pubblicato più di 200 album e caricato online più di 14.000 canzoni con 65 diversi nomi di band.
Se siete curiosi di sapere di che qualità sono queste canzoni, potete giudicare da voi ascoltando uno dei tanti album presenti su Spotify:
(via)
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L'articolo La storia dell'uomo che guadagna 16.500€ all'anno con Spotify di Redazione è apparso su Rockit.it il 2014-03-12 18:07:00
COMMENTI (14)
va bene tutto, la truffa, lo spam, il furbone, eccetera: il fatto è che vorrei essere capace io di scrivere 20 canzioni al giorno anche se demmerda!
Porcheria. È una truffa ai danni del consumatore poco attento, questo tizio fa perdere tempo alla gente e basta. Un coglioncello come tanti, solo più furbo perché non fa niente di illegale.
Per 16mila euro l'anno trovati un lavoro dignitoso, buffone.
E cmq devo dire che rockit mi scade un po' con la pubblicazione di questo articolo. Sembra più da libero.it...
No comment... Noi ci abbiamo messo 5 anni a fare un album decente con 12 brani e guadagnano qualche centesimo al giorno...
Scusate, ma a me sa tanto di leggenda metropolitana: dubito che spotify riconosca royalties per 3 secondi di ascolto di un pezzo e dubito che chiunque per errore trovi uno di quei pezzi lo ascolti per più di tre secondi. E poi che dire di chi ci scrive su un post invitando all'aumento dell'ascolto delle canzoni-truffa?
condividido la maggior parte dei commenti.Ridicolo...mercenario della musica...anzi la parola musica in questo contesto stona anche...non dovrebbe essere neanche pronunciata...ma quale musica?solo truffa...e in mezzo sempre i soldi...e questi gli fanno anche pubblicità...una denuncia per ignoranza e mediocrità andrebbe fatta..no pubblicità...
E' solo un poveretto ignorante e furbo che ha trovato il modo di rubacchiare qualche soldo alla comunità musicale attraverso un trucchetto che è di una mediocrità imbarazzante. Un figlio dei nostri tempi ... e di puttana ... come tanti. La cosa più' atroce è veder scritto "tanto semplice quanto geniale" ... Si vergognassero tutti coloro, compreso RockIt, che celebrano tanta decadente pochezza ... dandole ancora maggiore visibilità.
c'è solo una cosa da dire: che tristezza
Ma che genio, scusate, questa è truffa, punto, che aspettano a bannarlo invece che scrivere articoli ammirati sulla sua astuzia? Ma di che stiamo parlando? Allora se mi metto a costruire pezzi di plastica con su una mela e li vendo a 200 euro sono un genio o un caxxo di disonesto e ladro?
Ripigliatevi, smettete di invidiare chi fa soldi con metodi al limite dell' illecito, sto mondo fa sempre più schifo.
non è un genio..ho ascoltato mezza "canzone" è un orrore. E' solo uno che ha capito come funzionano le cose su internet e si mantiene come può.