Il Sole 24 Ore ha riportato qualche giorno fa una buona notizia per la musica italiana: il ministero dei Beni Culturali ha infatti inserito un credito d'imposta per gli artisti nel regolamento attuativo della norma della legge Bray. Queste le condizioni, secondo il Sole:
Purché si tratti di un'opera prima o seconda, le imprese che producono il lavoro (a condizione che siano attive almeno dal 1° gennaio 2012) potranno beneficiare, infatti, di un credito d'imposta del 30% sulle spese sostenute dal 2014 al 2016, con un tetto di 200mila euro per l'intero triennio e di 100mila euro per ogni disco o video musicale. Altra condizione è che siano commercializzate mille o più copie dell'opera e che l'artista non abbia pubblicato, in Italia o all'estero, più di un'opera (sono escluse le demo autoprodotte, gli Ep e i singoli).
Si può chiedere detrazione per i compensi destinati al produttore, all'ingegnere del suono e altri tecnici, per i costi sostenuti per l'affitto dello studio di registrazione e degli strumenti, per la post-produzione e per la promozione. Le spese ovviamente dovranno essere certificate (da un professionista contabile, da un revisore dei conti o dal "presidente del collegio sindacale dell'impresa") e la richiesta di detrazione fiscale può essere inviata tra il 1 gennaio e il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di commercializzazione dell'opera. Il ministero comunicherà l'accettazione o meno della domanda entro due mesi.
Il decreto deve ancora ricevere approvazione dal ministero dell'Economia, ma se tutto dovesse andare liscio saranno destinati alla musica italiana 13.5 milioni di euro per tre anni.
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L'articolo Benefici fiscali per i musicisti: il ministero dei Beni Culturali dà l'ok di Redazione è apparso su Rockit.it il 2014-10-23 14:15:00
COMMENTI (2)
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Quel che manca in Italia è il considerare la musica Cultura.
Una foto di copertina meno stupida sarebbe stata più consona all'articolo.
My 2 cents...