Esce oggi “Per ora la chiameremo felicità”, il secondo tanto atteso album di Le Luci Della Centrale Elettrica. E' presentato ufficialmente dal video di “Quando tornerai dall'estero” a mio avviso la canzone più bella del disco. Sia il video che le parole di Vasco Brondi postate sul suo sito – le trovate qui sotto - concentrano l'attenzione verso il partecipare alle manifestazioni in piazza e ai cortei nelle strade. Personalmente non riesco a fare a meno di quel “ma sei sempre il sole che scende in un ufficio pubblico” che per me rappresenta, meglio di qualsiasi altra cosa, un senso di arrendevole impotenza. Mettendo insieme i pezzi direi che è una bella immagine di realtà. // Sandro Giorello
Pensavo che era come prepararsi per una manifestazione che non c'è, per affrontare una città silenziosa e deserta, e una giornata qualsiasi ma con una specie di armatura. che è importante correre, avere freddo ogni tanto, dormire vestiti, saltare i pasti, per fare quello che volete.
V.
La regia è di Michele Bernardi
Per info su Le Luci Della Centrale Elettrica:
www.leluci.net/
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L'articolo Le Luci della Centrale Elettrica, è uscito di Redazione è apparso su Rockit.it il 2010-11-09 00:00:00
COMMENTI (15)
Ho visto ieri la "data zero" del tour di Brondi. E' stato come mi aspettavo, anzi meno scarno e arriccchito dalle importanti presenze di D'Erasmo e Gabrielli. I testi sono sempre surreali ma alcune frasi sono da ricordare; forse è vero che (come ho letto in qualche post) sembrano presi dai diari di un adolescente ma io sarei contenta se mia nipote scrivesse così!
E' una prova decisiva per Vasco? Boh, in ogni caso speriamo la superi...
Il mio Vasco è lui..
Strepitosa.
Mi trovo vicino a queste due brevi affermazioni.
...ma non basta solo quello... :)
spiaggia deturpata e prima i vari demo, mi avevano sorpreso, qua invece sapevo già cosa sarebbe accaduto , come vedere per la terza volta lo stesso film , ma se si vede per tre volte lo stesso, film vuol dire che è piaciuto ed anche molto.
io Vasco lo porterei a Sanremo
'e sempre come un amuleto
tengo i tuoi occhi
nella tasca interna del giubbotto'
bellissima. la mia preferita del disco, insieme a 'per respingerti in mare' e 'una guerra fredda'.
assolutamente d'accordo.
nemmeno io, sbrodolare 200 parole al minuto non significa necessariamente scrivere bei testi.
Io non lo capisco
è una canzone bellissima...