Maru, ovvero Maria Barucco, è una cantautrice siciliana che ha esordito nel 2016 e si prepara a pubblicare il suo secondo album: “Zero Glitter”, prodotto da Fabio Grande presso la Sala Tre de Gli Artigiani Studio e masterizzato da Giovanni Versari, uscirà il 23 novembre per Bravo Dischi, e ad anticiparlo arriva il singolo “Giorgia”, di cui vi presentiamo oggi il video in anteprima.
Maru "Giorgia"
Il video, prodotto da SHERPA - Video escursioni nell’altro mondo e diretto da Edoardo Rubatto, rappresenta la dicotomia in cui ognuno di noi si trova ogni giorno, dovendo decidere per grandi cambiamenti nella propria vita, come ci ha raccontato il regista: “Il video misura le distanze tra Maru e Giorgia, la parte irrazionale della sua personalità. Giorgia è libera di vagabondare e perdersi: è un manichino intrappolato in una condizione surreale, che viaggia senza meta a centinaia di chilometri da casa. Dall’altra parte Maru, che invece non riesce a superare la razionalità dei suoi gesti ordinari. Scena dopo scena, osserviamo la tensione tra due entità ostinate che, nonostante tutto, cercano di ritrovarsi in qualche modo”.
Un video sognante e colorato che ben rappresenta Maru e lo spirito del brano, dove “parole leggere si accompagnano al morbido suono dell’ukulele, da sempre strumento di riferimento di Maru, che però stavolta si arricchisce di sintetizzatori, tastiere e batteria, segnando una svolta nel percorso musicale della giovanissima cantautrice, l’ingresso in un mondo compositivo più complesso e articolato”.
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L'articolo Video première: Maru - Giorgia di Redazione è apparso su Rockit.it il 2018-10-18 09:06:00
COMMENTI (1)
Per dare un'opinione su questa canzone ho dovuto ascoltarla più di una vola perché mi sembrava molto scontata e invece devo ammetterne alcuni pregi. Il testo e la linea melodica mi piacciono. Per come è scritta è un bel brano. Diciamo che se la avessi ascoltata voce e chitarra o con arrangiamenti più acustici mi sarebbe piaciuta tantissimo. Invece, la base ritmica sintetica pompata e troppo spesso uguale e quel maledetto filtro alla voce che in Italia va tanto di moda, a mio avviso la banalizzano e la rendono una canzone molto simile a tante altre, prodotte oggigiorno in quantità super industriali.
Un'ultima osservazione sul videoclip. Veramente molto bello. L'inserimento visivo della bambola rende perfettamente la tematica del testo.