Massimo Pericolo è stata la rivelazione rap di quest’anno, e fin qui siamo tutti d’accordo, nulla da dire. Nel giro di pochi mesi è passato da 7 miliardi dove bruciava la tessera elettorale a far parte del quarto Machete, insieme ai più grandi nomi della scena, e come ha detto Marracash “si, Massimo Pericolo ha cagato a casa mia come Michael Jackson a casa di Chunk nei Goonies e ha anche cagato la strofa migliore del Machete Mixtape 4”; ma c’è una parte di storia che arriva prima di tutto questo.
Scialla Semper è stato il disco d’esordio perfetto per un’entrata in scena che probabilmente è destinata a durare per molto; ma come nelle migliori storie che trovano il meritato successo per un’artista emergente esiste sempre un pre prima del post e Massimo Pericolo non è da meno. I vecchi singoli pubblicati su YouTube dal 2016 in poi stanno ricevendo sempre più visualizzazioni con il passare di questi ultimi mesi ed è giusto così, perché anche quelle prime produzioni costruite artigianalmente (e con dedizione) sono delle vere e proprie perle nude e crude, struggenti a tratti, terribilmente reali, senza filtri.
“I miei si sono amati solo prima che nascessi”
Tracce com MISS, Totoro (come il film di Hayao Miyazaki), Baklava o X3 sono forse tra i brani più intimistici di Pericolo, dove il racconto non è altro che il vissuto di tutti i giorni, ti fanno stringere lo stomaco per colpa della bruta sincerità, il cambio di prospettiva dove ti soffermi a pensare.
C’è una cosa dietro tutta questa fase inziale che più di tutte ha costruito le solide fondamenta della prima musica di Massimo Pericolo e il lievitare della sua popolarità: è l’amicizia. La vita di provincia, Brebbia, il gruppo di persone che ti porti dietro dal liceo, gli stessi amici di cui parla anche in una delle sue tracce più famose in Scialla Semper “Amici”, un demo di 7 tracce che non è mai uscito, le stesse persone che lo hanno supportato durante la galera e i domiciliari, quelli che non lo hanno mai abbandonato nell’intento di continuare a fare musica, perché lo sapevano anche loro che Massimo Pericolo un giorno sarebbe stato il nome giusto da incastonare tra le nuove gemme della scena.
“Ed ecco perché penso che a fidarmi sbaglio, la fede è cieca, non ce l’ho perché apro gli occhi e guardo”
“Oggi sta merda struggente fa 1 milione di views e nessuno ci avrebbe creduto perché i ragazzi di provincia non ce la fanno quasi mai senza scappare altrove, io sono qua cresciuto e qua tornerò, a morire come i cinesi. Registrata in camera da Palazzo D’Oriente su un beta di Youngboy scaricata da YouTube al quale Xqz ha aggiunto dei bassi finti perché non c’erano, girato il video col cellulare.” ha scritto qualche giorno fa sul suo profilo Instagram riferendosi a MISS, perchè l'algoritmo che funziona è proprio quello: si tiene sempre a mente chi siamo ma non si dimentica mai da dove si è arrivati.
"Mollerò quando sarò con Dio"
La collettività è l’ingrediente segreto, la potete americanizzare in “crew” o se volete chiamarla in maniera ancora diversa è semplicemente la ballotta, quella che cantavano Neffa e i Messaggeri della Dopa più di 20 anni fa, fatto sta che il concetto rimane lo stesso: l’unione fa la forza, semper. Ci sono Palazzi D’Oriente, producer e cantautore, Generic Animal, Carlo Porrini aka Fight Pausa e il resto dei 72 Hour Post Fight, Wuf, Nicolaj Serjotti anche lui rapper emergente, Xqz ma anche l'obiettivo fotografico di Giulia Bersani. In un parola sola sono la 2004 Sgrang, che recentemente ha pubblicato anche il suo primo singolo Huawei, leggendo tra le righe sono semplicemente un gruppo di amici, che una cosa in comune ce l’ha ed è la passione.
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SGRANG.
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L'articolo Alcune canzoni di Massimo Pericolo che forse non conoscevi di Chiara Lauretani è apparso su Rockit.it il 2019-07-25 12:19:00
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