Massimo Zamboni ha pubblicato nel 2017 il libro “Nessuna voce dentro” (Einaudi), dal quale è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale, con una colonna sonora che ora diventerà un album: “Sonata a Kreuzberg”, realizzato insieme ad Angela Baraldi alla voce e Cristiano Roversi al pianoforte e ritmiche, uscirà il 16 novembre per Contempo Records, e per l’occasione il musicista ha messo da parte la chitarra per imbracciare il basso.
(Foto di Andrea Mannucci)
“Sonata a Kreuzberg” raccoglie e rielabora grandi capolavori degli anni in cui è ambientato il libro, che racconta l’estate di Zamboni a Berlino nel 1981, con l’aggiunta di quattro inediti, due di Zamboni e due di Roversi, “perché le canzoni dell’album - riletture in bianco e nero, scarne come le ossa, ripulite dagli eccessi estetici di quegli anni per farne esplodere il carattere contemporaneo - non sono soltanto perle di una storia musicale, piuttosto sono i brani più significativi per la giovinezza di Massimo e per la sua esperienza berlinese”.
Da “Bette Davis Eyes” di Kim Carnes a “Berlin” di Lou Reed, passando inevitabilmente anche per i CCCP con "Allarme", l’intenzione di Zamboni è quella di costruire una “guida sonora alla citta delle macerie”, ben rappresentata dalla foto di copertina da lui stesso scattata e così commentata: “Non faccio mai fotografie. Ma mi trovo a Berlino, è il 1981, sto passando davanti al Muro nella zona dove tra vent'anni sorgerà l'inutile Sony Center di Potsdamer Platz e che per ora non è altro che un'area di macerie e sterpaglie dove viene ospitato il più grande mercato second hand di Berlino ovest, il Tempodrom, luogo di residenza fine settimanale per turchi, punk e sfaccendati di varie nature. E, a lato di questa folla – il vero Zoo di Berlino – passeggia un elefante in carne e ossa, lavoratore stagionale presso il locale circo equestre. Non faccio mai fotografie, ma questa la devo fare. Che poi l'elefante per contagio prenda la tinta tipica delle Trabant, il rosa confetto delle macchinette dell'est, è un attimo. Se osservo quella foto ora - compiuto il percorso CCCP e CSI, affermato il percorso singolare, sempre in buona compagnia - noto un paio di dettagli inosservati in precedenza: la Torre della Televisione di Berlino est sullo sfondo, e una scritta che definisce il Muro “grosstes Kunstwerk”. Il più grande capolavoro”.
“Sonata a Kreuzberg” va inteso innanzitutto come “un atto d’amore verso la giovinezza, la propria giovinezza, tappa fra le più entusiasmanti di un vissuto, di una storia personale che incrocia la Grande Storia e per questo si trasforma in una scarica di emozioni per chiunque ascolti il disco. “Queste” dice Massimo Zamboni “non sono canzoni che si pronunciano, ma si vivono””.
Di seguito tracklist e copertina dell’album.
Massimo Zamboni “Sonata a Kreuzberg” (Tracklist)
1. Unterwegs (inedito: Cristiano Roversi)
2. Alabama song (Weill - Brecht)
3. Ein dunkel Herr (inedito: Massimo Zamboni)
4. Der Räuber und der Prinz (D.A.F.)
5. In the garden (Einstürzende Neubauten)
6. Afraid (Nico)
7. Paul ist tot (Fehlfarben)
8. Bette Davis Eyes (Kim Carnes)
9. Hundsgemein (Ideal)
10. Kebab Träume (D.A.F.)
11. Berlin (Lou Reed)
12. Superfly (inedito: Cristiano Roversi)
13. Allarme (CCCP)
14. La città imperiale (inedito: Massimo Zamboni)
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L'articolo Massimo Zamboni, in arrivo il nuovo album “Sonata a Kreuzberg” di Redazione è apparso su Rockit.it il 2018-10-31 09:13:00
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