Matteo Vallicelli: guarda “Michelangelo” e “Il Balletto Delle Stelle” live in studio

Elettronica italiana influenzata tanto dalla techno tedesca quanto dalla nostra tradizione di colonne sonore. Ascolta il live di Matteo Vallicelli e leggi l'intervista.

- Foto di Margot Pandone

Conosciamo Matteo Vallicelli per essere la metà degli scatenati Wildmen, oppure lo abbiamo visto negli anni tra le fila degli Smart Cops, dei The Soft Moon e di moltre altre band. Stiamo parlando di un musicista senza dubbio molto prolifico che quest'anno, per la prima volta, ha deciso di fare le cose da solo - spostandosi però completamente dalle coordinate post-punk e garage sulle quali aveva sempre navigato.
"Primo" è un disco di raffinata elettronica italiana influenzato tanto dalla techno tedesca quanto dalla nostra tradizione di colonne sonore. È uscito lo scorso 3 febbraio per Captured Tracks (celebre etichetta americana casa, tra gli altri, di Mac DeMarco, DIIV, Wild Nothing e molti altri), e oggi siamo felici di potervi presentare in anteprima un video live per il numeronove studio delle tracce "Michelangelo" e "Il Balletto Delle Stelle". Ne abbiamo approfittato anche per fare quattro chiacchiere con Vallicelli. 

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Sei passato dal post punk al garage, ma per il tuo debutto solista sei approdato all'elettronica. Come ti sei ritrovato tra drum machine e sintetizzatori?
La curiosità per i synth è nata circa quattro anni fa. Stavamo registrando un EP coi Wildmen e in studio (all’Outside Inside di Montebelluna) c’era un Moog Prodigy su cui mi capitò di mettere le mani. Fu amore a prima vista. In seguito, la collaborazione con The Soft Moon non ha fatto altro che alimentare questa mia curiosità per gli strumenti elettronici e sviluppare una vera passione per gli “spippoli”.

Cos'è che ti ha ispirato di più per questo lavoro?
Il disco è stato scritto un po’ a singhiozzi durante i miei tre anni di permanenza a Berlino, nelle pause tra un tour e l’altro, e riflette sicuramente la condizione di isolamento che ho sperimentato in quella città. Musicalmente direi che è stato ispirato dalla scena elettronica teutonica, di cui adoro tutto, dai Tangerine Dream a Marcel Dettmann. Hanno giocato un ruolo fondamentale anche la library music e certe colonne sonore italiane: artisti come Nino Rota, Piero Umiliani o Alessandro Alessandroni.

Dopo tanti anni a suonare in gruppo, come hai organizzato la tua routine di composizione da solo?
Fare musica da soli è obiettivamente di una comodità devastante. Nessun’altra persona da radunare per fare le prove o battibecchi per spostare la data di un concerto. All’inizio non vedevo alcun lato negativo. Poi ho scoperto le difficoltà. Innanzitutto è stato molto difficile imparare ad essere il giudice di me stesso. Quando suoni in una band, hai un confronto immediato con gli altri, per cui se a qualcuno fa schifo un riff di chitarra, si lavora insieme per cambiarlo. Quando sei da solo, invece, è facile perdersi in un mare infinito di idee. Ho dovuto maturare una certa consapevolezza per imparare ad impormi dei limiti. Avevo tutto montato dentro casa, mi alzavo la mattina, facevo colazione e poi iniziavo a suonare per ore e ore. A volte ero contento del risultato, tante altre no, ma è stato un’allenamento che mi è servito per capire come lavorare. Ora ho lo studio da un’altra parte: se voglio comporre devo prendere un treno, come per andare a lavoro. Credo mi aiuti a rimanere più produttivo e concentrato.

Perché hai scelto Captured Tracks per pubblicare questo tuo disco d'esordio?
Penso che C/T sia un’etichetta solida. Hanno una cultura musicale vastissima e amano quello che fanno. Quando mi hanno proposto di lavorare insieme a ‘Primo' non ho avuto dubbi. Sarebbe stato forse più semplice scegliere una label di musica elettronica, ma mi piaceva proprio l’idea di uscire su un’etichetta che ha un’impronta differente. Per alcuni può risultare incoerente. Per me è un valore aggiunto che dimostra un certo coraggio da entrambe le parti.

 

Queste le prossime date del tour di Matteo Vallicelli:

April 8th: Biennale Design - St. Etienne, FR
April 12th: Melkweg - Amsterdam, NL
April 13th: Lock Tavern Fest - London, UK
April 14th: Magnetic Moon Fest @ The Shacklewell Arms - London, UK
April 15th: KulturA - Liege, BE
May 25th: Nuits Sonores Night 2 @ Le Sonic - Lyon, FR
June 8th: Beach Brew Fest @ Hanna-Bi - Marina Di Ravenna, IT

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L'articolo Matteo Vallicelli: guarda “Michelangelo” e “Il Balletto Delle Stelle” live in studio di Nur Al Habash è apparso su Rockit.it il 2017-04-06 10:42:00

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