E con questo fanno sette. Il 6 marzo è uscito Mescla, il nuovo album in studio dei Meganoidi che arriva a due anni dalla pubblicazione di Delirio Experience, album che celebrava i 20 anni di carriera della band genovese. Scritto da Luca Guercio (trombettista e chitarrista della band) assieme al cantante Davide di Muzio, è stato registrato, mixato e masterizzato presso il Tabasco Recording Studio di Sori (GE) assieme a Nicola Sannino. La tracklist è varia, si compone di pezzi rock, incisi più funk e brani melodici. Come sempre, al centro del lavoro dei Meganoidi la riflessione sulla società contemporanea e sul ruolo degli uoini al suo interno. Attraverso questo track by track, la band ci racconta così Mescla.
1. Ora è calmo il mare
La prima traccia è un sogno surreale, un risveglio mentale in pieno giorno che porta a sentirsi sereni. L’inizio del testo - racconta Davide, cantante della band - era in realtà una poesia scritta per una mia amica che mi aveva presentato un progetto di visual art, ma con l'incontro della musica scritta da Luca tutto è andato in una nuova direzione ed è nato il brano.
2. Condizione
L’abbiamo scelta come singolo sia perché è il primo della tracklist in cui compaiono incursioni funk presenti in tutto il disco sia perché è incentrato su un tema cardine dell’album. “Condizione” parla infatti di come la lucidità e la limpidezza possano essere un traguardo straordinario solo dopo aver fatto i conti l'oscurità. Lo avevo scritto - dice Luca, trombettista e chitarrista - nel 2018 per l’album precedente ma non mi aveva mai convinto così è rimasto fuori. Solo dopo tempo ho trovato il giusto vestito ed è entrato in Mescla.
3. Mescla
La title track riflette sull’importanza di essere malleabili per ritrovarsi realmente forti di fronte agli aspetti più duri della vita. Abbiamo scelto "Mescla", parola portoghese che significa miscuglio, come titolo dell'album perchè rappresenta perfettamente lo spirito che da sempre ci contraddistingue, ovvero miscelare sempre le emozioni e la creatività.
4. Persone nuove
Volevamo raccontare un viaggio interiore, quello per ritrovare la voglia di scoperta, contaminazione e condivisione culturale: in un periodo storico denso di odio e intolleranza, l'unica soluzione è diventare persone nuove e migliori di quello che siamo. E volevamo raccontare anche Genova, città scherzosamente etichettata come inospitale perché il carattere della cittadinanza è stato spesso associato alla diffidenza e la voglia di chiudersi, ma che in realtà è piena di iniziative e di spazi di aggregazione culturale e sociale.
5. Toast e Champagne
In questo brano - racconta Luca – c’è un solo di chitarra che cita un riff molto caro alla band, riff che abbiamo chiamato “Suonini”, perchè spesso lo utilizziamo durante il sound check. Da lì è nato il pezzo, costruito su un flirt tra il groove e la semplicità, su un alternarsi di energia e fluidità.
6. 1982
Nella vita di un ognuno esiste un momento in cui iniziamo a fare i conti con le nostre responsabilità e spesso capita proprio nell'infanzia. Quando accade te ne rendi conto e a distanza di anni capita di ricordarsi l'episodio e guardarsi indietro riflettendo su sé stessi. Mentre lavoravamo al testo del brano, ne è venuto fuori una sorta di ricordo collettivo ispirato da un mio racconto - continua Davide - che ha evocato proprio quella sensazione: la sensazione dell'origine della maturità.
7. Non indugio
Le “vere ballerine” di cui si parla nella canzone sono le nostre rispettive figlie. Il brano infatti parla di come essere sé stessi non sia facile, ma uno dei modi migliori per farlo è dedicare le proprie attenzioni alle persone a cui teniamo, senza indugiare e senza pensare troppo, basta farlo.
8. Stella cadente
Il nostro spirito come band è racchiuso in questa traccia: per noi è molto importante saper fare i conti con i propri successi e insuccessi che, a volte, finiscono anche per coincidere. Si può essere - e si deve saper essere - presidenti di una stella cadente (e quindi di un sogno) oppure di un astro che sta precipitando.
9. Il mio nome
Una fotografia di un momento, un momento in cui ci si rende conto che quello che diamo alle persone che amiamo, ci torna indietro come uno scudo pronto a proteggerci.
10. Esercito in TV
Abbiamo voluto riflettere su come, in una società nella quale viviamo costantemente sotto i riflettori, la consapevolezza e la maturità siano la giusta chiave per poter riscoprire l’essenza di ciò che ci circonda e l’importanza dell’autenticità. Ho scritto il brano - conclude Luca - dopo una visione, una riflessione sull'abitudine alla sovrabbondanza mediatica a cui ci siamo abituati.
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L'articolo "Mescla", il settimo disco dei Meganoidi traccia per traccia di Redazione è apparso su Rockit.it il 2020-03-06 11:24:00
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