Ieri è stata inaugurata Primephonic, una nuova piattaforma di streaming che si occuperà solo ed esclusivamente di musica classica. Fondato dagli olandesi Simon Edesi e Veronica Neo, il sito nasce con l’intento di colmare una notevole carenza di servizi dedicati agli appassionati della classica, sia che si tratti di semplici ascoltatori, che di compositori, autori ed etichette legate al genere.
Come potete intuire, gestire un progetto simile comporta delle differenze evidenti rispetto ad un tradizionale sito di streaming. La normale organizzazione per generi o per artisti qui sarebbe poco efficace, il vero obiettivo è invece creare un sistema che guidi l’utente a ottenere la versione del brano che sta cercando, potendo selezionare sia il compositore ma anche l’esecutore, e al contempo avere una bussola intelligente che insegni anche al neofita come orientarsi all’interno di un catalogo così grande.
Non ci saranno playlist come “Classical moments in music” o “Classical Essential” ma sono previsti editoriali pensati per aiutare gli utenti trovare cosa cercano e altri strumenti non così distanti dalla “Discovery Weekly” di Spotify.
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Altro problema non da poco è la questione delle royalties, se già con le piattaforme tradizionali il sistema è più che vacillante, immaginatevi quanto possa essere complesso gestire un archivio contenente secoli di autori, compositori e musicisti. Primephonic ha deciso di lavorare direttamente con le etichette puntando fin da subito sulla trasparenza: garantirà il 60% dei suoi introiti, che verranno distribuiti in base ad ogni secondo di musica ascoltata. Al momento le label coinvolte sono la Warner Classical e Sony Classical, ma lo staff di Primephonic non è ancora riuscito a inserire completamente tutte le composizioni presenti nei loro cataloghi. Ad oggi l’archivio vanta di “sole” 100,000 tracce ma, a ritmo di 200 album al giorno, si prevede che completeranno il lavoro nell’arco di sei mesi.
Passati i 30 giorni gratuiti, il prezzo per un mese di ascolto musicale è di $14.99. Al momento il servizio è attivo solo in Inghilterra e in America ma presto sarà esteso anche agli altri Paesi.
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L'articolo Nasce il primo servizio di streaming specializzato in musica classica, ecco come funziona di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2017-06-15 12:10:00
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