Suonare, viaggiare e ancora suonare. Il live, il concerto è tornato ad essere, nel corso degli ultimi anni, un punto focale del percorso narrativo di un artista che racconta la sua storia non solo attraverso un nuovo disco o nuove canzoni ma anche attraverso un vero e proprio spettacolo, preferibilmente in più posti possibili concentrati in pochi mesi, fittissimi.
Palazzetti come premio di una popolarità che cresce, ma anche locali più piccoli, rassegne musicali, festival estivi che spuntano come margherite lungo tutta la penisola e addirittura gli stadi o i grandi palchi storici, come l’Arena di Verona.
Secondo una recente ricerca di Assomusica, l'associazione degli organizzatori e dei produttori di spettacoli di musica dal vivo in Italia, l'Italia è tra i più importanti mercati per la musica dal vivo nel mondo e in classifica si piazza al 6° posto a pari merito con il Canada, portando risvolti più che positivi sulle relazioni commerciali che si instaurano su lungo termine, gli introiti e il turismo delle città che si adoperano in manifestazioni musicali.
Ma qual è il prossimo grande passo che è giusto compiere sull’onda di questa fortunata svolta nel mondo della musica? É l’Europa o se si vuole pensare in grande, l’estero in generale.
Recentemente sono stati molti gli artisti italiani che hanno annunciato un tour europeo con date che toccano Londra, Parigi, Berlino o Barcellona; sempre di più la musica italiana sente l’esigenza e il desiderio di portare la propria firma fuori dai nostri confini territoriali, partecipando anche ad eventi stranieri di grandi dimensioni. Negli ultimi tempi hanno annunciato il loro giro d’Europa artisti come Mahmood, che più di tutti (merito anche del brano Soldi) al momento raggiunge un pubblico vastissimo al di fuori dell’Italia, ma anche Carl Brave pronto a salpare ad ottobre con il suo “Notti Brave”, Elisa e ultimo annunciato il Calcutta Tour Europeo 2019, finanziato anche dal contributo assegnato dal bando “Per Chi Crea”, un programma promosso dal Mibac e gestito da SIAE che destina il 10% dei compensi per "copia privata" a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani under 35 residenti in Italia.
Non sono di certo questi nomi i primi a portare la musica italiana per strade non ancora percorse; nel 2018, ed è solo un esempio, anche l’etichetta discografica Tanta Roba ha portato a conoscere il rap e i suoi artisti di punta Gemitaiz, Priestess e Madman in un label tour fuori dai confini italiani, oppure Clemetino, che recentemente ha fatto emigrare le sue Tarantelle o ancora MYSS KETA ospite del Melt Festival in Germania quest’estate e la lista potrebbe proseguire per molto; non scordiamoci di Giorgio Poi che lo scorso anno ha aperto i concerti americani dei Phoenix.
Se fino a un decennio fa i portatori della musica pop italiana nel mondo si riduceva a pochi nomi come Tiziano Ferro, Laura Pausini o Eros Ramazzotti è interessante vedere come a distanza di pochi anni il desiderio della “nuova generazione” di promuovere il valore artistico musicale italiano all’estero sia cresciuto esponenzialmente, in linea con la globalizzazione che stiamo vivendo.
Ma quanti sono gli artisti italiani che hanno già all’attivo tante date fuori dall’Italia?
Italia Music Export è l’ufficio di SIAE lanciato nel Novembre 2017, che ha come obiettivo quello di supportare e potenziare l’esportazione musicale del nostro Paese e promuovere il “Made in Italy” musicale. Lo fa attraverso un supporto non solo di rete di contatti con addetti ai lavori e eventi musicali stranieri ma anche economico, come ad esempio il lancio della Call Artisti, lo strumento creato per rimborsare agli autori ed esecutori (e ai professionisti che li seguono) parte delle spese relative ai tour all’estero.
Lo Stato Sociale, Vinicio Capossela , Bee Bee Sea , Birthh, Espana Circo Este, Giuda Ilaria Graziano & Francesco Forni, Julie’s Haircut , Altre di B, Be Forest, Her Skin, New Candys Sonars, The Gluts, Any Other, Andrea Poggio, Rev Rev Rev ,Tommaso Cappellato e Arto sono tutti gli artisti italiani vincitori degli ultimi due anni di Call a cui Italia Music Export-SIAE ha finanziato un tour all’estero.
Il sito di Italia Music Export fornisce inoltre contenuti e un archivio di contatti per gli organizzatori musicali e gli addetti ai lavori stranieri che cercano band italiane da far suonare nel proprio paese. Non solo viaggiare per portare artisti italiani ad italiani all’estero bensì far conoscere e scoprire il grande potenziale artistico che l’Italia ha da offrire al mercato straniero; non è utopico pensare che come noi oggi conosciamo a memoria tanti brani italiani quanto stranieri, un giorno possa avvenire lo stesso per i nostri cugini europei. Quel secondo posto di Mahmood all’Eurovision Song Contest di quest’anno ne è stata la dimostrazione.
L’italia, il Bel Paese, la moda, il cibo, l’arte e sì, anche la musica.
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L'articolo La musica italiana ha voglia di andare all'estero di Redazione è apparso su Rockit.it il 2019-09-02 17:00:00
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