Uno studio dell'Università di Montreal, condotto dal professor Simon Landry, ha confermato che imparare a suonare uno strumento, soprattutto quando si è bambini, aiuta a migliorare tantissimo le proprie capacità cognitive. In particolare, aiuterebbe a migliorare i riflessi, rendendo gli strumentisti degli autisti migliori rispetto ai non musicisti.
La ricerca è stata avviata allo scopo di verificare se lo studio di uno strumento sia in grado di migliorare anche i sensi non-musicali. Sono stati coinvolti due campioni, uno formato da 16 musicisti tra cui pianisti, percussionisti, violoncellisti e violinisti, che avevano cominciato lo studio dello strumento tra i 3 e i 10 anni di età, contro un campione di 19 persone che non avevano mai toccato uno strumento in vita loro. Gli è stato chiesto di cliccare su un mouse ogni volta che avessero avvertito un suono o un rumore, di intensità e provenienze diverse.
Il risultato è stato che i musicisti hanno reagito il 30% più velocemente degli altri.
"I tempi di reazione sono collegati alle funzioni cognitive" ha osservato il prof. Landry "Avere tempi di reazione più rapidi e un udito più sviluppato può influire positivamente sulle capacità di guida o su qualsiasi lavoro richieda prontezza di riflessi. Quanto più riusciremo a scoprire circa l'impatto della musica sui processi sensoriali di base, tanto più possiamo applicare la formazione musicale a persone che potrebbero avere tempi di reazione più lenti". Per questo motivo la ricerca potrebbe essere applicata alle persone anziane, per capire se l'apprendimento di uno strumento musicale possa aiutarli anche in età avanzata a migliorare le loro capacità cognitive.
(via)
---
L'articolo Questo studio dimostra che i musicisti guidano meglio degli altri di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2017-01-24 11:34:00
COMMENTI