Nel 1977 la NASA, tramite le due sonde spaziali Voyager, lanciò nello spazio due dischi d'oro da 12 pollici il cui compito era rappresentare la civiltà umana tramite immagini e suoni nel caso qualcuno (o qualcosa) il avesse ritrovati, il tutto selezionato da una commissione guidata da Carl Sagan, al tempo professore della Cornell University.
Protetti da uno speciale contenitore di alluminio, nei dischi erano contenute 115 foto che immortalavano i più importanti luoghi della Terra (e le onde cerebrali di una donna innamorata), alcune tracce audio e le istruzioni per ascoltarle (andavano suonate ad una velocità di 16 2/3 rpm). Il disco conteneva una selezione di suoni naturali e non (come i suoni di automobili ed aerei), più 55 messaggi di benvenuto in lingue diverse, compreso il saluto personale del presidente Carter e del segretario generale delle Nazioni Unite, Kurt Waldheim, che recitava: "Mando i saluti a nome del popolo del nostro pianeta. Facciamo un passo fuori dal nostro sistema solare nell’universo cercando solo pace e amicizia, per insegnare se saremo chiamati a farlo, per imparare se saremo fortunati. Sappiamo bene che il nostro pianeta e i suoi abitanti sono solo una parte dell’immenso universo che ci circonda ed è con umiltà e speranza che ci accingiamo a questo passo."
Assieme a tutto questo, il disco d'oro conteneva anche una una selezione musicale della durata di 90 minuti: la playlist comprendeva canzoni aborigene da tutto il mondo, capolavori della musica classica come il primo movimento del "Concerto di Brandeburgo" di Bach, "Il flauto magico" di Mozart o la "Quinta sinfonia" di Beethoven e anche brani rock e blues come "Johnny B. Goode" di Chuck Berry o "Dark Was the Night" di Blind Willie Johnson (qui trovate l'intera tracklist). Curiosità: il team che ha seguito il progetto del "Golden Record" voleva includere anche "Here Comes the Sun" dei Beatles, ma la cosa non fu possibile perché la band non era in possesso del copyright della canzone.
La sonda Voyager impiegherà 40.000 anni per arrivare nelle vicinanze di un'altra stella ed è poco probabile che qualcuno la troverà, ma intanto la Nasa ha caricato sul proprio Soundcloud alcune delle registrazioni presenti nel Golden Record, per la precisione la sezione dedicata ai suoni della natura e quella con i vari messaggi di benvenuto.
Buon ascolto.
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L'articolo Ascolta il disco d'oro che la NASA ha spedito nello spazio nel 1977 di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2015-11-20 14:42:00
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