Ve li ricordate i tempi del free download sui siti delle etichette? Vi ricordate quando la normalità era sentire le band indie cantare in inglese? Vi ricordate i nomi dei gruppi con almeno un nome di donna all'interno? Vi ricordate quando si parlava di rock italiano? E quando i festival erano gratuiti e i concerti di musica italiana non andavano mai sold out? Vi ricordate gli eventi delle piccole etichette, i primi vinili colorati anche se ancora non li comprava nessuno, vi ricordate i forum, gli Ex Otago con Pernazza, Aiuola Dischi, Myspace, le compilation, i mixtape, vi ricordate quando stare in classifica accanto a Laura Pausini significava che qualcosa era andato storto? Vi ricordate quando firmare per una major era alto tradimento e i cachet delle band variavano da 120 euro a 120 birre? Vi ricordate quando non c'erano copertine delle riviste con le interviste brandizzate e quando i tour si facevano in locali da 2-300 spettatori e non nei palazzetti?
Se vi ricordate e rimpiangete tutto questo, Nonno Indie è il nuovo account Instagram da seguire assolutamente.
(Ve lo ricordate? Chi scrive sì)
Maolo (che adesso ha aperto un ottimo ristorante a Bologna), Emidio "Mimì" Clementi, Bob Corn, Enver, nomi che forse diranno poco ai nati dal 2000 in poi, ma che per chi c'era già prima rappresentavano la quintessenza della musica autentica, quella vera che si faceva per amore della musica e non per finire in una qualche playlist con in copertina un trapper. Nonno Indie racconta il vecchio musicista indie che "rosica" per il successo di Calcutta o che ha dovuto cedere alle lusinghe della lingua italiana per raccogliere del pubblico vero.
In fondo lo sappiamo tutti di chi è la colpa.
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L'articolo Nonno Indie è l'account Instagram da seguire se pensate che si stava meglio senza l'itpop di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2018-09-11 15:04:00SUGGERITI
COMMENTI (5)
Rivogliamo il forum di rockit!!!
quindi d'ora in poi usare i commenti sul sito di rockit sarà vintage e postironico
@manmatteo pure io, nel 2011, quando era diventato impossibile continuare.
Grande @enver ! Abitavo persino a Parma, negli anni in cui leggevo il tuo blog!
che poi io non ho mai suonato uno strumento... vabbè. Ridiamoci.