Nel 2015 la Capitale della Cultura Italiana è stata Lecce, una città che da quel punto di vista ha moltissimo da offrire ma che rischia di privarsi della propria orchestra ufficiale, la Ico Tito Schipa.
L'orchestra, fondata nel 1977, ha subìto nei giorni scorsi il licenziamento di più di 30 lavoratori a tempo indeterminato, oltre a stipendi arretrati, Tfr in ritardo e il sussidio di disoccupazione ancora non corrisposto dall’Inps. L’ultimo concerto della Ico Tito Schipa (10 e 11 ottobre a Mesagne) è stato sovvenzionato dal Teatro Pubblico Pugliese (100 mila euro), ma potrebbe essere l'ultimo, visto che mancano i soldi persino per arrivare alla fine di ottobre.
Per protesta, gli orchestrali hanno appeso dei manifesti funerari davanti alla sede di Palazzo Adorno e hanno occupato una sala dello stesso edificio sin dalle prime ore della giornata, reclamando un incontro con Antonio Gabellone, presidente sia della Provincia di Lecce che della Fondazione a lungo accusata di non aver saputo amministrare l'orchestra, che avrebbe dovuto andare avanti con la stagione fino alla fine dell'anno e che non potrà farlo a causa del buco di 160.000 euro.
I rappresentanti della Regione Puglia e della Provincia di Lecce continuano a rimpallarsi le responsabilità, che di fatto sono però di Gabellone: il presidente della Regione, Michele Emiliano e l’assessore alla Cultura e turismo, Loredana Capone, ieri mattina hanno incontrato proprio il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, con una delegazione di lavoratori della fondazione “Ico Tito Schipa”. Emiliano ha dichiarato: "l’orchestra Tito Schipa non è di proprietà della Regione, ma la Provincia di Lecce è socia di maggioranza assoluta. E la Provincia fino a ora non ha dato assicurazioni formali sulla volontà di proseguire le attività con un piano di investimenti e di collaborazione con le analoghe istituzioni”.
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L'articolo Il manifesto funebre per l'orchestra di Lecce, destinata alla chiusura dopo 38 anni di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-10-28 15:17:00
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