L'abbiamo dichiarato fin dall'inizio: quest'anno Sanremo l'avremmo guardato per fare il tifo per loro. Non solo, ma soprattutto per quello. A pochi giorni dalla fine del Festival, i Perturbazione ci hanno mandato un riassunto di tutte le cose belle, strane e assurde che sono capitate loro dentro e fuori dall'Ariston, in quella settimana in cui tutto sembrò possibile.
Il racconto dei Perturbazione:
Svegliarsi mercoledì mattina, dopo la prima esibizione, con il sorriso sulla faccia, sentendo che la canzone parlava per noi è non c'era più bisogno di spiegare niente. Bere champagne nella redazione di Vanity Fair alle undici del mattino. Farsi un selfie con Loredana Lecciso alle due di notte. Sentirsi dire che eravamo i più eleganti. Avere una bodyguard (ok non era proprio per noi, c'era Viola, ma che ci volete fare?). Fare un'ammucchiata col twerkatore delle Iene. Piangere in albergo al tramonto perché non ne puoi più e allo stesso tempo vorresti durasse per sempre. Sentire l'applauso della Sala Stampa radio web e tv, la stessa che alla fine ci ha premiati, quando siamo entrati per la conferenza stampa. Essere premiati dall'Unica, Claudia Cardinale. Inciampare e quasi cadere in diretta tv a La vita in diretta davanti a Paola Perego. Non addormentarsi mentre ti sta intervistando Marzullo. Gustare un risotto al nero di seppia la domenica mattina sapendo che l'hai sfangata alla grande. Suonare una canzone Unica. Camminare verso le stelle con Viola (Violante Placido). Farsi fotografare per Tv Sorrisi e Canzoni in una vasca per l'idromassaggio. Fotografarsi subito dopo facendosi ispirare dai Red Hot Chili Peppers (scordatevelo, questo scatto non lo vedrete mai). Farsi dirigere dall'entusiasmo di Andrea Mirò. Rendersi conto che il tuo staff e la tua etichetta sono meravigliosi, anche grazie al confronto con certi altri staff (è come con la vecchia fidanzata, un po' bistrattata dal tempo, che si prende cento punti dopo un pomeriggio passato con una stronza isterica ;-) Sentire tutti i tecnici farsi silenziosi durante il Flash Mob e capire che la qualità della puntata è inversamente proporzionale al casino del backstage. Ricodarsi in un secondo che la tv non è il male assoluto e che si può fare la differenza con la qualità e la cura dei dettagli. La stima dell'orchestra. La professionalità dei tecnici. I complimenti personali di Fabio Fazio. Mara Venier che balla come una cubista sulle note de L'unica durante il playback a Domenica In. Elena che si prende i complimenti dalla Parietti, tutto in diretta tv. Conoscere Noemi e capire subito che è troppo figa. Il calore fraterno di Frankie. Dire a Ron che sei felice di aver cantato prima che lui interpreti Cara di Lucio Dalla perché altrimenti non saresti stato in grado di salire sul palco dalla commozione. Incrociare un vecchio discografico a cui vuoi parecchio male e non fare una piega. I messaggi commossi di tanti amici e parenti lontani. I gruppi d'ascolto a Torino e provincia, tifo scatenato. Essere re-twittati da Alessia Marcuzzi e Vittoria Puccini. Uscire vivi dal tunnel delle interviste. Queste sono solo alcune delle entusiasmanti avventure perturbate che ci hanno visti protagonisti o comparse in quella che ricorderemo come la settimana in cui tutto sembrò possibile.
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L'articolo La settimana in cui tutto sembrò possibile: i Perturbazione raccontano il loro Sanremo di Perturbazione è apparso su Rockit.it il 2014-02-28 14:56:04
COMMENTI (3)
Gransissimi, complimenti perché avete colorato Sanremo!
grandi punto e basta !
Complimenti, sinceri. Mi sono emozionato con voi.