In “Arancia meccanica” Alex ascoltava musica classica, come Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti”, ma a quanto pare nella realtà non è quello il genere prediletto dagli psicopatici: uno studio della New York University ha mostrato che, su un campione di 200 soggetti che hanno ascoltato 260 canzoni, coloro che presentano un livello più elevato di psicopatia amano il rap, in particolare “No Diggity” dei Blackstreet e “Lose Yourself” di Eminem.
Al contrario, chi ascolta “My Sharona” dei The Knack e “Titanium” di Sia ha disturbi molto più lievi. I ricercatori sottolineano che i risultati sono ancora preliminari e non pubblicati, ma gli scienziati sono così coinvolti dal lavoro che progettano di ampliare lo studio con migliaia di soggetti. Un test su un secondo gruppo di volontari ha evidenziato come alcune canzoni aiutino a prevedere il disturbo. I ricercatori hanno un obiettivo ben preciso in mente: se gli psicopatici hanno chiare preferenze musicali, le loro playlist potrebbero essere utilizzate per individuarli. “I media ritraggono gli psicopatici come assassini con l’ascia o serial killer, ma la realtà è che non sono così evidenti” afferma Pascal Wallisch, direttore della ricerca, “non sono come il Joker di Batman. Potrebbero lavorare accanto a te, e si confondono. Sono come un problema psicologico oscuro”. “Non vuoi che queste persone occupino posizioni in cui possono causare grandi danni”, prosegue Wallisch, “abbiamo bisogno di uno strumento per identificarli senza il loro consenso o la loro cooperazione”.
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L'articolo Secondo questo studio, chi ama il rap è un potenziale psicopatico di margherita g. di fiore è apparso su Rockit.it il 2017-10-03 10:04:00
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