In Ottobre la RIAA (Motion Picture Association of America) ha citato MusicCity, Kazaa e Grokster accusandoli di aver violato le leggi sui diritti d'autore cercando cosi' di fermare i sistemi P2P che permettono il file-sharing, ovvero di scambiarsi file (musicali e altro) in modo del tutto gratuito.
Interessante notare che tutte tre le compagnie utilizzano software di proprietà della FastTrack, una compagnia basata ad Amsterdam.
Interessante anche che la EFF (Electronic Frontier Foundation) ha deciso di assumere la difesa di queste tre compagnie.
Infatti gli sviluppatori di software stanno osservando con trepidazione gli sviluppi del caso: MusicCity non possiede dei server centrali
come Napster che fungono da nodo principale, ma distribuisce software che permette agli utenti stessi di realizzare questi network.
Quindi una condanna di questo tipo di sistema ha dei risvolti molto importanti. Ad esempio introduce il tema della responsabilità dei distributori di software: cioè può un distributore di software essere ritenuto responsabile del cattivo uso del prodotto che distribuisce?
Un'eventuale vittoria della RIAA inoltre lascerebbe aperta l'ipotesi di una qualche forma di azione rivolta verso coloro che regolarmente fanno parte di questi network.
Altre info:
news.cnet.com/news/0-1005-200-7798704.html
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L'articolo La RIAA e le sue cause contro i programmi P2P di Redazione è apparso su Rockit.it il 2001-11-19 00:00:00
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