La 67esima edizione del festival si avvicina e, ovviamente, non mancano le polemiche. Pochi giorni fa vi avevamo raccontato del comunicato rilasciato dall’Ufficio Stampa della Rai nel quale si ribadiva che il festival è una manifestazione economicamente sana e che porta all’azienda un incasso di circa 23 milioni di euro. Proprio tale cifra ha portato Enzo Mazza, Presidente della FIMI, a chiedere una revisione dei cachet degli artisti presenti in gara.
Secondo quanto riportato dal blog di Davide Maggio, sarebbero destinati 46.500 euro per ogni big in gara e 20.000 per i giovani. Secondo Mazza sono pochi, visti i ricavi previsti dal festival. "Se ci sono profitti è giusto che si ridiscutano le intese” - ha dichiarato Mazza al Sole24Ore - “perché i rimborsi spese sono insufficienti, ma anche perché la parte musicale è componente essenziale di quello che è un ottimo show televisivo, ma che dal punto di vista del valore per l’industria musicale non va oltre l’1,5 per cento”.
La cifra totale che la Rai verserebbe alla case discografiche è di 1,2 milioni di euro e, secondo Giancarlo Leone, consulente Rai per il Festival di Sanremo 2017, “Non è una cifra da poco”, che continua chiarendo la situazione: “la Rai spende per gli artisti in gara una cifra consistente, superiore rispetto agli anni precedenti anche perché è aumentato il numero dei cantanti in gara (…) Spetterà alla Rai, concluso questo Festival, valutare con quali modalità prendere in considerazione le richieste che arrivano dall’industria musicale”.
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L'articolo Sanremo 2017: un milione di euro per gli artisti in gara, ma per la FIMI è troppo poco di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2017-01-30 12:54:00
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