Dopo la prima serata del Festival di Sanremo (leggi qui le pagelle), le prime polemichette ad essa annesse (leggi qui cosa è successo) e il nuovo trend di cantare malissimo, vediamo insieme cosa è successo nella seconda serata dello show di Amadeus. Dalla fine all'inizio, come i manga giapponesi.
Tante canzoni ma soprattutto tanti riempitivi che ci hanno fatto superare l'una e mezza con un occhio aperto e uno chiuso. Questa è la classifica provvisoria della sala stampa, Diciamo pure che tutte le canzoni in Top 5 hanno il diritto di stare lì, insieme a Lazza e Coma Cose.
Momento Belve: vedi che succede?
Vuoi fare la gag con la Fagnani e Gianni Morandi ti racconta di quando s'è cacato addosso a un concerto. Io la finirei qui.
Angelo Duro: voto ho dato retta ad Ama e ho cambiato canale
Ho fatto bene.
Paola & Chiara - Furore: voto 10 anni luce
Questa canzone verrà suonata per anni nei dj set con l'happy ending. Che dive. Non si può muovere una critica musicale a questa opera d'arte vintage con tanto di corpo di ballo tutto maschile coreografato da Luca Tomassini. Alti livelli di Mucca Assassina ma anche di voler giocare con il loro passato. Ci sono riuscite con una canzone che sembra uscita da Ciao 2020 di Giovanni Urganti, lo show di capodanno russo che ci manca tanto da quando non si può più dire Russia. Il miglior ritorno nel festival dei ritorni.
LDA - Se poi domani: voto zzz
Il figlio di Gigi D'Alessio dopo la mezzanotte è una tortura quasi peggiore del figlio di Gifgi D'Alessio prima della mezzanotte. Dai che siamo tutti rimasti svegli solo per Paola & Chiara. Questa canzone, purtroppo, farà dei numeri notevolissimi tra i partecipanti ai prediciottesimi.
Rosa Chemical - Made in Italy: voto 6+
Che outfit, che unghie, che figo. Rosa, svegliaci che si è fatto tardissimo. Novello Ivan Cattaneo con uno swing tamarro come un autoscontro di provincia e un testo che sembra preso in prestito da Achille Lauro, un po' come tutto il personaggio. Innocuo, dopo tutte le paranoie che si sono fatto quelli di Fratelli d'Italia. Solito scandaletto made in italy. Chissà se questa canzone diventerà una hit. Possibile.
Tananai - Tango: voto 6,5
Quest'anno niente balletti né svarioni ma una canzone che più sanremese non si può, di quei lentoni d'amore che canterebbe Tiziano Ferro se fosse Calcutta, ed è pure intonato anche se non ha la voce potente. Se la gioca cambiando completamente registro e fa la sua figura. Piacerà ai cuori spezzati.
Levante - Vivo: voto 6,5
Claudia bionda perde punti ai miei occhi e siccome lei a queste cose ci tiene glielo voglio comunicare. La sua è una canzone di eros che sa un po' di Rappresentante di Lista senza quel piglio queer, funky, kinky o semplicemente sexy, ma capisco che si è fatta anche una certa. Forse va riascoltata, non prende alla prima.
Madame - Il bene nel male: voto 8
Madame hitmaker numero uno, di un'altra categoria rispetto a tutta la modernità portata a Sanremo 2023. Il suo testo d'amore sulla storia di una prostituta e dei suoi sentimenti è molto forte e la canzone la sentiremo tutto l'anno. Che brava, Madame. Pure molto bella.
Fedez sulla nave: mi ha svegliato
Monologo in versione frista per Fedez che non era così in forma in versione cantante da anni. Allucinante ciò che ha detto contro il ministro vestito da nazi in contrasto con nave del capitalismo, in cui lui viaggia da sempre e grazie a cui può permettersi gli avvopcati per uscire dal merdone in cui si è sicuramente infilato. Mi ha svegliato.
Monologo Francesca Fagnani: voto bello ma è molto tardi e ci sono ancora svariate canzoni in gara
La giornalista e presentatrice - e compagna di Mentana - è brava, sa stare bene davanti al pubblico con un monologo sui ragazzi del carcere minorile. Pure un po' ACAB. Bello, ci mancherebbe, ma Amadeus santiddio perché non ci fai sentire le canzoni in gara?
Shari - Egoista: voto 7-
Leopardata che neanche Tiger King, voce tremulissima, Shari è una Targaryen urban che riesce a portare il nuovo pop all'Ariston, decandente tra i graffiti. Se l'è giocata bene nonostante l'emozione.
Black Eyed Peas: voto Festivalbar di qualche anno fa
Ma di che stiamo parlando? Siamo anche indietro con la scaletta, i Black Eyed Peas senza Fergie comprati su Wish anche no, dai, siamo seri. Che è sta cafonata? In compenso Bruno, il corista, potrebbe presentare il prossimo Sanremo.
Colapesce Dimartino - Splash: voto 8
Che bello quando testo e musica sono delle stesse persone che cantano il pezzo. Che malinconia, cinismo, solitudine, disincanto, una canzone di anti amore nel tempio delle canzoni d'amore, che strozza il cuore, cantata e interpretata molto bene. Che bravi ColaDima, dentro il loro trip anni Settanta perfetto per Sanremo, insieme pop e ricercatissimi. Voglio riascoltarla subito. Splash.
Suzuki paga Nek e Renga: voto ebbasta
Sarà il freddo ma Nek sembra più vecchio di Gianni Morandi. In ogni caso non siamo arrivati neanche a metà dei cantanti in gara, quindi per piacere basta. Anche qui campionato di urla, preferivo quello dei tre grandi vecchi.
Monologo Iran: importante
Ciò che abbiamo sentito dalle bocche di Pegah e Drusilla è importante, vediamo di fare qualcosa di buono con la libertà che abbiamo, perché il fatto che siamo nati qui e non lì è solo una questione di culo.
Giorgia - Parole dette male: voto 6
Boh. È una canzone di Giorgia con i vocalizzi di Giorgia ma non emoziona. Passa come acqua fresca e non lascia granché, poi magari cresce col tempo, ma non sembra possa arrivare tra le prime né rimanere nella storia. Dispiace, meriterebbe canzoni migliori, da sempre.
Lazza - Cenere: voto 7,5
Lazza porta il 2023 a Sanremo: la canzone perfetta per Spotify, cantata bene e cazzo cene dell'autotune. Pezzo melodicamente perfetto, con un campione sotto giocato arrangiato ottimamente con l'orchestra. Bravo.
Articolo 31 - Un bel viaggio: voto 6,5
Altri due anziani, dai che scherzo. Canzone mega nostalgica, con Ax che prova pure con qualche barra, anche se alla fine è un pezzo in stile 883 più che degli Articolo, che parla della relazione tra di loro che si sono lasciati e poi ripresi, quindi è il brano dei Coma Cose in versione boomer. Però alla fine tenerezza dai.
Medley delle vecchie glorie Morandi - Ranieri - Bano: voto mille/milleccinque
Al Bano ha sempre gli addominali nell'ugola e quando canta Nel Sole personalmente impazzisco e volo nell'iperspazio. La giacca di Massimo Ranieri è quella di Paolo Villaggio quando fa il robot in Grandi Magazzini, la loro età sommata è la distanza della Terra da Urano, eppure quando fanno i mega classici impenno col Booster. Temo di poter dire che a un concerto di questi tre mi ci potrei pure divertire tantissimo. Giudicatemi pure. Perdere l'amore mi fa piangere anche le lacrime del primo dentino perso, pure nel 2023. Potere delle bellissime canzoni. Uno su mille, È la mia vita, ho applaudito da casa, ebbro di amaro del Lidl e del mio stesso pianto. Quando incrociano le urla acchiappano i fantasmi come nel famoso film.
Sethu - Cause perse: voto 6+
Sethu mi segue su Instagram e quindi è già un punto in più (dichiarato). L'acconciatura è quella di Scemo & più scemo, ma a lui sta meglio e la canzone finalmente sveglia da un torpore terrificante. Ecco, se Will è pop generazionale, lui è rock generazionale condito con l'emo e con la plastica. Se l'è giocata bene, un po' alla Alberto Camerini (con tutte le differenze del caso).
Marchettone Rai fiction con Francesco Arca e un minore: voto 1
Fortunatamente il momento fiction ambientata a Napoli mi dà la possibilità di andare in bagno. Parlano di calcio, fanno gag, il bambino parla tre lingue e fa un sacco di cose, ma nel frattempo è passato un aereo che ha lasciato una scia chimica nel cielo. C'era scritto: e sticazzi. Fortunatamente è finita presto.
Modà - Lasciami: voto Nickelback mediterranei
Madonna che meraviglia vedere il ritorno dei Modà nel 2023, e sto chiaramente scherzando. Qui i fan di Ultimo si divideranno perché Kekko è un supersayan delle urla, sempre più robyfacchinettiane. Sono vestiti da band per matrimoni del basso Lazio e fondamentalmente sono i Nickelback peninsulari. Sono i Modà, fanno una canzone in perfetto stile Modà, nel mulino che vorrei non dovrebbero suonare in tv nel 2023 ma arriveranno belli alti in classifica, perché Sanremo è Sanremo.
Will - Stupido: voto 5
Bello il completo da caseificio con mutanda in trasparenza, meno la canzone con una pronuncia corsiva. Gianni Morandi lo definisce pop generazionale, lo è. Non c'è altro da dire.
PrimaFestival: voto 2
Nei siparietti di raro imbarazzo di fanno sapere che stasera come ospite d'onore c'è Francesco Arca. L'abisso è così vicino che si può toccare.
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L'articolo Sanremo 2023: le pagelle della seconda serata di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-02-08 19:45:00
COMMENTI (1)
@simonestefanini
Sethu 6+ ma se non ti seguisse magari 5-? a me è sembrato il brano più fresco e coraggioso..
Cioè, meglio un Lazzarini plasmato su misura per Sanremo? oppure un Mengoni che fa il compitino piazzando il bonus dell'acuto? boh.
Piuttosto imbarazzante questa recensione da Rockit, non me l'aspettavo per niente.
Mi dispiace ma se siamo così lontani, dopo molti anni è giunto il momento di uscire dalla lista email.
Buon proseguimento e grazie di tutto.