Sanremo 2023: le pagelle della terza serata

Tutti i big in gara, i conduttori, gli ospiti, i fonici e il catering: diamo un voto live a tutto quello che passa sul palco del Festival nella serata di giovedì 9 febbraio

Paola Egonu, una sportiva per una serata che sa di maratona
Paola Egonu, una sportiva per una serata che sa di maratona
09/02/2023 - 18:27 Scritto da Simone Stefanini

Abbiamo ascoltato tute le 28 canzoni e abbiamo fatto le due e passa di notte. Basta questo per poter chiedere un processo ad Amadeus per crimini contro l'umanità? Forse no, ma il primo voto incrociato di demoscopica e televoto che vede nella top 5 Mengoni, Ultimo, Mr. Rain, Lazza e Tananai grida vendetta. 

Ci siamo, via con le nostre pagelle in diretta che si leggono al contrario, come i manga giapponesi.

 

Alessandro Siani all'una e quarantacinque: voto bestemmione galattico

Non starò certo a scrivere ciò che ho proferito. Lo sanno solo i miei vicini di casa.

 

Will: voto 5

Piccolo, è arrivato direttamente in pigiama. 

 

Modà: voto complimenti

Ma poveri, hanno pure un'età, è l'una e mezza e cantano una canzone dei Modà che parla di depressione. Mi viene quasi da volergli bene a questa band che, di solito, rappresenta tutto ciò che non mi piace nella musica. Mi metto nei loro panni e ci sto scomodo. In ogni caso una canzone come questa starebbe bene nella colonna sonora del film su Robin Hood con Kevin Costner al posto di Bryan Adams.

 

Gianmaria: voto 6,5

La sua è una canzone molto interessante, lui è un ragazzo super carino e l'ha cantata bene. Non so se riesco ad articolare pensieri migliori di questo riguardo questa performance. Amadeus ha annunciato che tra poco arriva Alessandro Siani e io voglio darmi la gloriosa morte. 

 

Shari: voto 6-

Di rosso latex vestita, Shari ha una vocalità interessante e potrebbe diventare un qualcosa tra Billie Eilish e Lana Del Rey, ma ancora non è il suo momento. D'altra parte come fa ad essere il momento di qualcuno all'una e venti? Ama, sei proprio sicuro che 28 cantanti in gara siano stati una scelta assennata? Come si fa ad essere lucidi dopo 5 ore e almeno 35 canzoni ascoltate? 

 

 

Sethu: voto 5

Purtroppo stavolta il suo emo - rock - pop non riesce a svegliarmi a dovere. Però Sethu potrebbe fare la differenza al FantaSanremo arrivando ultimo, a questo punto glielo auguro perché a Tananai ha portato un sacco bene.

 

Ariete: voto 7

Arianna col cappello è Ariete, è tipo una supereroina che ha bisogno del costume. La prima serata non l'aveva e infatti ha cantato non bene, stavolta invece brava, con il suo dream pop generazionale, valorizzato da un'esibizione all'altezza. Belli i suoni e i cori, il pezzo è cresciuto tantissimo dalla prima volta.

 

Articolo 31: voto 6

La reunion è stata super pubblicizzata ma alla fine la canzone sanremese sembra una roba degli 883, una storia di bromance con tutta la retorica del "prima eravamo giovani, oggi no". Insomma, non una cosa originalissima.

 

Anna Oxa: voto 7

La Madre dei Draghi spaventa tutti, presentatori, orchestrali e registi. La sua canzone però mi piace, ha una sua dignità epica, la sua voce è inconfondibile e i suoi vocalizzi in stile Yoko Ono funzionano a meraviglia per le mie orecchie ormai disabituate all'arte. Qui, al netto di tutto, ce n'è.

 

Olly: voto 5,5

Inizia a essere tardi e la capacità critica che già quattro ore fa era quella che era, ora è proprio compromessa. Olly ha un pezzo che sembra PopX ma con le parole normali, una gioia per i giostrai, meno per me, ma comunque piuttosto divertente, di sicuro meglio di una qualsiasi lagna.

 

Cugini di Campagna: voto 7-

Quanto mi piacerebbe per una volta vederli vestiti sobri, specie in un pezzo come questo. Però la canzone è solida e cresce di ascolto in ascolto, vorrei ascoltarla dagli autori, ovvero La Rappresentante di Lista. Poi vabbè, odio le pianole a forma di chitarra totalmente coreografiche, perché rendono l'esibizione una roba alla Tale e Quale, e invece stavolta Nick Luciani & co. hanno una canzone vera.

 

Massimo Ranieri ancora: ieri sì, oggi no

Ma che volete da noi poveracci che seguiamo Sanremo, il sangue? Massimo Ranieri col nuovo singolo in levare, roba da strapparsi le orecchie come Van Gogh. Con questa performance caro Massimo ti rimangi tutto il bene che hai fatto ieri nel momento highlander con Perdere l'amore. Perché lo fai, disperato ragazzo mio?

 

Leo Gassmann: voto 5,5

Continuo ad avere problemi con questo ragazzo, non lo inquadro. Canzone neanche brutta ma sto tentando di immaginarmi la faccia di un o una fan accanito/a di Leo Gassmann. Non riesco. La canzone, cantata dai Pinguini Tattici Nucleari, sarebbe stata più gradevole.

 

Coma_Cose: voto 7+

Si sposano! L'hanno detto oggi in conferenza stampa, e infatti sono elegantissimi e California sfoggia l'anello di fidanzamento. Ecco, ora che il gossip è finito, la canzone è sempre toccante anche se ci sono state incertezze vocali. Che vi devo dire, i loro sguardi valgono più di una qualche nota perfetta, almeno per me. 

 

Il monologo di Paola Egonu: ho un dubbio 

Questo monologo è una sconfitta per una società che pensa di aver ancora bisogno di un monologo del genere. Era telefonatissimo e lei è una grande, mi dispiace solo, e tanto, che una ragazza e una campionessa sportiva nell'Italia di oggi, debba in qualche modo giustificare il colore della sua pelle. Le nuove generazioni sono migliori di noi, mettiamocelo in testa, per i teenager questa cosa allucinante di giudicare una persona per la sua pigmentazione non è proprio cosa. Smettiamola di ospitare persone di colore per poi farle parlare di quel colore, è avvilente per tutti. Andiamo avanti, ce la possiamo fare.

 

Colapesce Dimartino: voto 8

Il verso "il vento arpeggia una ringhiera" vale il Festival. Cantano bene un testo che possono scrivere solo loro, e anche qui c'è odore di podio. Un instant classic che verrà cantato e ballato tantissimo, uno spleen dell'uomo moderno che non ne può più di questa società, delle relazioni e di tutte le aspettative ad essa connesse. Bravi, ironici e intelligenti, non lo scopro certo io. Una grande canzone, ancora una volta.

 

Guè dalla nave: voto boh

Boh.

 

Marco Mengoni: voto 8

La tenuta pellata da cowboy da leatherdaddy per il più bello di tutti, con la canzone più sanremese di tutte, col ritornello che fa piangere anche gli audiolesi, e che gli dici a Marco Mengoni venuto per vincere, che poi alla fine vincerà davvero? Personalmente la so già a memoria e mi fa pensare con nostalgia anche alla prima ragazza che mi ha lasciato alle medie. Che bravo, beato lui, una performance emozionata ed emozionante.

 

Colla Zio: voto 6,5

La boyband di scappati di casa porta un po' di ritmo e di canzone super disimpegnata sul palco. Mi fanno simpatia e la canzone cresce con gli ascolti. Il finto assolo alla fine è la tamarrata del secolo, ma che ci aspettiamo da una band che si chiama Colla Zio, la classe sopraffina?

 

Momento di shortshaming fra Morandi sul panchetto e la Egonu: pagherete caro, pagherete tutto

Ricordiamoci che le persone basse hanno un baricentro che porta loro molto equilibrio. Che ho appena perso dopo questo siparietto infame.

 

Giorgia: voto 6,5

Lei è una regina della canzone italiana, ma essendo una interprete, se non trova una canzone giusta non splende come dovrebbe. Ad esempio questa. Sembra un singoletto dei 2000, niente di memorabile. Uno spreco di ugola e di classe cristalline, peccato. 

 

Mr. Rain: voto 6-

I bambini dietro che cantano mi danno allergia, ma la canzone è costruita bene e piacerà alle fan di questo strano Lurch tutto cuore, paraculo quasi più di Tananai. E comunque i tatuati, tipo lui, Ultimo e Lazza sono poi quelli più tenerelli di tutti. È proprio vero che negli anni 20 va tutto al contrario.

 

Elodie: voto 7

Ce la faremo a esportare una popstar prima o poi? Io a naso voterei Elodie, che ha tutte le carte in regola per poter far bene anche fuori da qui. La sua canzone è un singolone e il fatto che la canti un po' imprecisa come di solito non fa, la rende un po' più umana, meno distante. E ce l'ho fatta a non parlare della sua incredibile bellezza. Ah, no.

 

Ultimo: voto 4

Siccome in versione senza pianoforte e con il completo tecnico di Decathlon non ha fatto la sua figura, torna Ultimo dietro il piano a cantare la solita canzone di Ultimo, che andrà forte tra la sua enorme fanbase di cui qui non ve n'è traccia. Perché urla così tanto? Perché? 

 

Annalisa fuori gara nel Suzuki Stage: Sì

Annalisa, presentati in gara con questo nuovo singolo e lasciamo fuori qualche canzone pessima di quest'anno, su.

 

Johnny Morandi e Sangiovanni: voto No.

No. 

 

Madame: voto 7+

Gran testo, mille parole che Madame canta benissimo. Una bella canzone che si può ballare e che fa pensare, che parla di relazioni pericolose in modo super contemporaneo, di una prostituta che dà lezioni d'amore, di quello vero. La canzone cresce ad ogni esibizione, brava Madame, ho voglia di vederti live.

 

Medley dei Måneskin con il povero Tom Morello: voto Pitchfork

Uno straordinario momento rock, dice Amadeus. Infatti ogni anno sono a Sanremo, praticamente sono i Fiorello distorti. La voce di Damiano si è fatta se possibile più fastidiosa, ma queste sono bazzecole, perché i Måneskin alla faccia mia e di chi mi vuol bene sono diventati più famosi di Gesù mentre io faccio le 3 per per commentare Sanremo da casa. Con The Loneliest vincono Sanremo per gli italiani all'estero. Poi entra Tom Morello e quasi non ci posso credere che abbia finito i soldi così tanto da seguirli ovunque solo per fare quell'assoletto con whammy wha e la gara a chi la suona meglio coi denti fra lui e Thomas Raggi. Ma io sono ovviamente roso dall'invidia, perché loro fanno il loro mini concerto e non ce n'è per nessuno. Non è successo che abbiano fatto Killing In The Name Of, un po' ci speravo ma io sono un sognatore. Rage Against the Ariston. Ah btw Gino Castaldo che dice Tom Morello chitarrista del momento. Certo, del momento di 20 anni fa, Gino. 

 

LDA: voto 3

No, purtroppo no. E non è perché sei il figlio di Gigi D'Alessio, figlio mio. È proprio che no. In ogni caso questo melodramma pop in salsa finemente neomelodica andrà un casino nei prediciottesimi e la giuria popolare lo porterà in alto. Resta un no grosso come il Vesuvio.

 

Lazza: voto 7

Questa è una hit, poco da dire, e lui la canta con una convinzione rara, facendoci sentire tutte le parole, che non è che siano indimenticabili ma almeno si sentono. La regia in compenso ci vuole male e fa delle inquadrature che sembra un gioco in prima persona per PS5, strobo  annesse. Poi fa il fenomeno con le rose alla mamma e guadagna il consenso nazionalpopolare sdoganando i tatuaggi in faccia che ormai sono per i cuori teneri.

 

Tananai: voto 7

Tananai versione seria, col video dei due amanti ucraini divisi dalla guerra è il più grande paraculo del multiverso, ma la sua canzone funziona e lui la canta pure bene. Attenzione che qui c'è puzza di podio, e col video dietro lo mandiamo pure all'Eurofestival a vincere nel cuore di tutta Europa. Ma guarda che mi tocca dire, colpa di Amadeus che mi fa perdere il sonno. 

 

Levante: voto 6 

Claudia si è riappropriata del corpo dopo il parto, ci mette tutta sé stessa ma la canzone non fa breccia nel mio cuore duro come il muro. Sarà che non sono un fan delle sopracciglia color del viso, ma sono orgoglioso dei suoi salti sul tacco 15. La canta meglio della volta scorsa però. Magari alla terza esibizione mi piacerà.

 

Gianluca Grignani: voto 6,5

Perché le narici di Gianluca Grignani sono diventate identiche a quelle della buonanima di Franco Califano e la faccia è diventata quella di Jack Black? In ogni caso Gianluca abbraccia idealmente Blanco, sbaglia la tonalità e fa ripartire la canzone con gentilezza dicendo "a 50 anni so come fare, a 20 anni non avrei saputo". Stavolta si capisce anche il testo. Vero toro che dà tutto sul palco, e la canzone non è per niente facile, con un sacco di cambi di tonalità, o forse le cambia lui perché prende le note un po' a caso, non ho ancora capito. Carisma e maledizione, come piace a noi, per cinque minuti di leggenda.

 

Rosa Chemical: voto 6+

Dai su divertente anche se ormai questa trasgressione achillelauresca sembra finta come le 100 lire di legno, però il dolcevita rosa di latex è una roba meravigliosa. Adoro la pronuncia che avoja di fare il trasgressivo, sembra quella di Al Bano. Anche questa si ballerà fino alla consumazione delle giunture. Il pezzo però, alla fine, sembra la sigla di un programma di Chiambretti.

 

Mara Sattei: voto 6+

La canzone non è semplice, lei deve sempre crescere a livello di personalità perché non si è ancora capito cosa voglia fare da grande, però canta molto bene. Peccato che l'audio di Sanremo faccia perdere mezzo testo di Damianodeimaneskin. La prima volta mi sembrava più interessante, la seconda volta è già un po' passè. Pazienza.

 

Paola & Chiara: voto 6

Un po' fuori tempo le ex ragazze oggi donne consapevoli che giocano con la loro carriera e la loro sessualità, ma anche coi balletti di tik tok. Performance vocale un po' misera ma non siamo qui per giudicare quella, ovviamente. Paola più a suo agio, Chiara un po' meno, ma alla fine avete presente quanto balleremo questo furore? Dopotutto, essendo le ultime di ieri sera si erano esibite due ore fa, ci sta che siano stanche.

 

Le gag del PrimaFestival: 1

Pensare a quanti autori sono disoccupati, incredibile che quelli del PrimaFestival lavorino a questi livelli. Questo siparietto è la traduzione italiana di cringe.

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L'articolo Sanremo 2023: le pagelle della terza serata di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-02-09 18:27:00

COMMENTI (3)

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  • mario.miano.39 22 mesi fa Rispondi

    Sorprende come nessuno abbia ancora menzionato il fatto che i Manaskin sono riusciti già nell'impresa di essere i nuovi Queen. E sorprende l'accanimento contro i Maneskin che non lascia ombra di dubbio sul fallimento dei commentatori italiani, un apparato critico che definirei post-giornalismo ovvero giornalismo dei post dove su tutto si discute ma non di musica vera e senza alcuna lucidità.
    Ho scritto altre volte di come i Manneskin siano veri e ci credano come nessun altro anche se non mi è mai piaciuta una loro canzone perché non mi arriva questo pop rock tamarro e sguaiato. Ascoltando "Rush" ho consolidato la mia opinione ma con una novità: ci sono dentro molte canzoni che seppur derivative e apparentemente prevedibili, beh, provate a scriverle prima: if not for you può far rizzare i peli ma è la migliore power ballad da non so quanto tempo, una wanna know what love is o don't wanna miss a thing. Gasoline spacca totale, cambia struttura continuamente e se fossero tornati con questa gli Smashing Pumpkins non lo voglio immaginare. Read your diary ha un ritornello travolgente mentre kool kids è anche meglio degli Sleaford Mods con buona pace di voi duri e puri. Il songwriting c'è e crescerà ancora, il chirattista è bravo e sa comporre buoni riff e alla voce di Damiano non si può dire nulla. Pronuncia anche molto meglio dei Leatherette (che preferisco di gran luna) che hanno ricevuto recensioni in cui se ne lodava la pronuncia (il mio compagno insegna inglese ed è madre lingua e non trova paragone alcuno come pronuncia perfetta in Italia). Metteteci la grinta, gli abiti, le scenette e i continui cambi di generi mainstream ed arriviamo a qualcosa che non ha bisogno di stupidissime analisi o di appellarsi a Pitchfork, un sito che ci propina un sacco di schifezze alla Drake o che addirittura mette Beyonce ad album dell'anno.
    Su metacritic sarete sorpresi di vedere dei voti altini da testate insospettabili come Uncut e forse vi invito a riflettere 10 nano secondi prima di dire corbellerie. I Maneskin non cambieranno la mia vita ma sono un prodotto di alto livello se poi sanno anche scrivere canzoni che sono come quei fumettoni anni ottanta super prodotti e che oggi ricordano in tanti con ritrovata nostalgia (Sentire ascoltare a messo 6,8 all'ultimo Duran Duran, basta che non siano Italiani).
    In 35 anni di ascolti musicali non ricordo nessuno che mi abbia fatto venire in mente i Queen in questo modo. Erano eccessivi e istrionici e non mi sono mai piaciuti un granchè. Ma se dovessi dire che fanno schifo sarei un cretino.
    Anche chiedersi come un 2 di Pitchfork o un 1 di sentireascoltare per il precedente album non siano comunque un afflato di superiorità e disprezzo per il popolicchio.
    Mi chiedo se ci possano essere così tanti milioni di stupidi in giro, magari hanno preso una droga nell'aria. Da cui si sono completamente immunizzati i Signori e Signori dell'elitaria, inarrivabile, luminosissima combriccola di commentatori musicali. Quelli che mettete il voto dopo un pre ascolto. Ma di un pochino di libertà mentale e di nuove idee ne vorremmo parlare???

  • palles 22 mesi fa Rispondi

    @angelofrancesconatale81gmail.c Angelo, 100% d'accordo con te, ma la verita' e' che (che ci piaccia o meno) i Maneskin vendono in 1 mese quello che tutti gli artisti che hai menzionato vendono (forse) in 5/10 anni. L'anomalia sta proprio nel fatto che i Maneskin sono diventati (grazie all'Eurovision etc.) il primo (e sicuramente piu' grande) vero fenomeno globale non pop/folkoristico/Pavarotti esportato dall'Italia, e di conseguenza anche i primi ad arrivare alle orecchie (e tasche) di artisti internazionali, che saltano volentieri sul carro.

  • angelofrancesconatale81gmail.c 22 mesi fa Rispondi

    Stasera ho finalmente capito perché non riesco ad apprezzare i Maneskin...magari sono bravi e forse le loro canzoni non sono male, non lo so. Il punto è che sembra che il mondo intero abbia scoperto solo ora il rock e che non sappia che anche in Italia abbiamo avuto fior di musicisti e di rocker. O meglio, il rock era ben noto a tutti, ma disprezzato da molti, un tempo era "burdello" , ora è energia. E dovevano arrivare i Maneskin perché lo si apprezzasse?!? Ma i CCCP, i Ritmo tribale, gli Afterhours, i Marlene Kuntz, i Bluvertigo, i Litfiba dei bei tempi........nessuno di questi gruppi era degno della considerazione internazionale?!? Sul serio i Rolling Stones e Tom Morello preferiscono Zitti e buoni a Emilia paranoica, Nuotando nell'aria o Gira nel mio cerchio?!?! Vabbè.....