Sanremo 2014 - Lettere dal fronte #2: i casi umani sanremesi

La nostra inviata Marta Blumi Tripodi ci racconta Sanremo 2014 visto da vicino

La nostra inviata Marta Blumi Tripodi ci racconta Sanremo 2014 visto da vicino
La nostra inviata Marta Blumi Tripodi ci racconta Sanremo 2014 visto da vicino

Come vi accennavamo ieri, a Sanremo spesso il vero spettacolo si svolge fuori dalle porte dell'Ariston. Come è noto, infatti, il festivàl è una specie di calamita per strambi personaggi di ogni foggia e tipo, che di solito spuntano fuori a poche ore dal debutto attorno a tutti i poli d'attrazione della ridente cittadina ligure. Si possono dividere pressappoco nelle seguenti categorie:


1. I fan: Ansiosi di farsi fotografare con qualsiasi cosa si muova (o anche no, vedi le innumerevoli istantanee scattate al fianco di palme, arredi e decori urbani o alla statua di Mike Bongiorno), li si riconosce dall'immancabile macchinetta fotografica digitale o usa-e-getta, che inspiegabilmente non è ancora stata sostituita dagli smartphone.



2. I vip generici: Quella folta schiera di personaggi minori che non hanno una vera ragione per essere a Sanremo (non sono stati invitati, non sono impegnati in nessuna diretta, non hanno nessun parente o amico in concorso) ma ciononostante sono un'immancabile presenza dei bar e degli anfratti attorno all'Ariston perché “è bene esserci”.

3. I sosia: E qui si apre un capitolo dolente per i giornalisti. Durante i giorni del festival, infatti, a Sanremo è in corso anche una convention dei sosia di personaggi celebri, che hanno letteralmente invaso la città. Visto che è piuttosto comune vedere concorrenti, superospiti e giurati che passeggiano fuori dall'Ariston, magari sorseggiando una birra per allentare la tensione (come ad esempio hanno fatto ieri pomeriggio i nostri amici Perturbazione), se ti imbatti nella fotocopia di Vasco Rossi o Renato Zero e non sai della suddetta convention, rischi di scambiarli per gli originali. E finché si tratta di star defunte come Luciano Pavarotti o Liz Taylor, poco male, ma il sosia di Beppe Grillo – che è davvero identico a quello vero, il cui arrivo era previsto proprio quel giorno – ha terrorizzato gli inviati dei telegiornali per tutto il pomeriggio.



4. Gli “Scoprimi-scoprimi”: Ovvero coloro che, approfittando dell'alta concentrazione di discografici, produttori tv, giornalisti e addetti ai lavori, sperano che qualcuno si accorga finalmente del loro talento. C'è chi improvvisa un concertino agli angoli delle strade, chi attacca bottone con chiunque abbia al collo un pass stampa, e chi si limita a vestirsi da tronista e a ciondolare insistentemente in prossimità delle telecamere, nella certezza che la loro fotogenicità spaccherà l'obbiettivo.

5. I “Guardami-guardami”: A differenza dei precedenti, non sono interessati a diventare famosi, ma semplicemente ad essere notati, filmati e fotografati. Vestiti e acconciati in maniere improbabili (vedi alla voce costumi da bagno con -10 gradi, crinoline, eleganti panciotti rosa shocking) passeggiano indifferenti aspettando che qualcuno li fermi per chiedergliene conto.

Tornando a quello che succede all'interno dell'Ariston, turbolenti inizi a parte ancora non si registrano particolari polemiche, a parte forse una: quella alimentata dai fan del rap, che hanno mal digerito (e a piena ragione) la presentazione che Fabio Fazio ha fatto a Frankie Hi-Nrg, definendolo “Il padre dell'hip hop italiano”. Una frase profondamente inesatta che è stata purtroppo ripresa da tutti i quotidiani generalisti d'Italia. Speriamo di riuscire a intercettare il diretto interessato per dirvi se si sente effettivamente padre o no.

 

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L'articolo Sanremo 2014 - Lettere dal fronte #2: i casi umani sanremesi di Marta Blumi Tripodi è apparso su Rockit.it il 2014-02-19 16:07:41

Tag: Sanremo

COMMENTI (2)

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  • toni.meola1 10 anni fa Rispondi

    si, lo hai beccato

  • toni.meola1 10 anni fa Rispondi

    Lo hai beccato Franco Alta Energia?