In più occasioni vi abbiamo parlato del gravoso problema del secondary ticket, ovvero dei cosiddetti bagarini che comprano i biglietti appena sono disponibili sulle varie piattaforme ufficiali per poi rivenderli su altri siti a prezzi più alti o direttamente la sera stessa del concerto. Secondo le stime pubblicate alcuni mesi fa da Live Nation, si tratta di un mercato il cui valore si aggira attorno agli 8 miliardi di dollari e con una crescita del 34% ogni anno.
È un tema caro anche al procuratore generale dello stato di New York, Eric Schneiderman, che da tempo ha lanciato una vera e propria guerra al secondary ticket. A fine aprile Schneiderman era riuscito a far pagare una multa di 2,7 milioni di dollari a sei brooker coinvolti in questo tipo di attività, ora ha fatto passare una legge che definisce illegale l’utilizzo di bot al fine di comprare biglietti in grandi quantità. Da oggi l’utilizzo di questi programmi sarà considerato “class A misdemeanor” e si potrà rischiare fino ad un anno di reclusione.
Così ha commentato Carl Heastie, il relatore che ha varato il provvedimento: ”Questa particolare speculazione sui biglietti ha avuto un forte impatto negativo sugli appassionati che frequentano gli eventi musicali dal vivo: i bagarini prima comprano quanti più biglietti possibile sul mercato primario grazie a questi software poi li rivendono a prezzi che la maggior parte degli abitanti di questo stato semplicemente non può permettersi. La nostra legge mira a scoraggiare questa pratica rendendola illegale”.
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L'articolo In America i bagarini rischiano il carcere di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2016-06-22 12:31:00
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