Nonostante non sia una pratica nuova né saltuaria quando si tratta di concerti grandi e molto attesi, il caso è scoppiato all'indomani dei clamorosi sold out collezionati dai Coldplay in pochissimi minuti. Impossibile acquistare i biglietti dalle normali rivendite online, ma solo da siti di seconday ticketing a prezzi decisamente esagerati.
Dopo l'esposto del Codacons, all'attacco non solo della pratica della rivendita di biglietti a prezzo maggiorato, ma anche alle difficoltà di navigazione per il sovraccarico registrato dal sito di Ticketone il giorno dell'apertura delle prevendite, e dopo le rimostranze di Barley Arts, che si era rivolto al tribunale dopo il sold out di Bruce Springsteen, oggi anche SIAE prende posizione.
Con un comunicato diramato in queste ore, la Società Italia degli Editori e degli Autori comunica di aver presentato un ricorso d'urgenza al Tribunale Civile per tutelare sia i diritti dei propri associati che dei consumatori, soprattutto più giovani, che si trovano a pagare fino a 100 volte in più il costo di un normale biglietto.
“Lo chiamano secondary ticketing ma in realtà si tratta di bagarinaggio. È una vergogna che danneggia gravemente i consumatori ma anche gli autori e tutti i titolari del diritto d’autore - dichiara Gaetano Blandini, Direttore Generale di SIAE - Da alcuni anni stiamo tentando di perseguire questo fenomeno, un vero e proprio cancro per il settore, ma al momento non abbiamo gli strumenti per estirparlo”.
Insieme a SIAE, aderiscono all'iniziativa anche la Federconsumatori e gli associati, che intendono lanciare una campagna di sensibilizzazione per combattere questo fenomeno. “ll fatto che alcuni grandi organizzatori di concerti abbiano acquisito la proprietà di siti web di secondary ticketing suscita un forte imbarazzo per una innaturale commistione di interessi che è nostro dovere segnalare alla Magistratura - conclude il Direttore Generale di SIAE. – Chi opera in questo modo infatti guadagna impropriamente sulle spalle di autori, artisti, produttori e di tutti coloro che lavorano nello spettacolo. Si tratta di un freno inaccettabile alla crescita economica oltreché alle opportunità di lavoro nel settore dello spettacolo e della cultura”.
Mancano gli strumenti per combattere i bot automatici di acquisto biglietto, e una prima soluzione potrebbe essere quella dei biglietti nominali, ma anche i consumatori potrebbero fare molto, iniziando con il rifiutarsi di acquistare i biglietti da siti non autorizzati a prezzo maggiorato.
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L'articolo Anche SIAE prende posizione contro il bagarinaggio online di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-10-13 14:25:00
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