La Siae è stata truffata per 250.000 euro. L'ideatore di questo raggiro sarebbe Athos Poma, famoso editore italiano con più di 25 anni di esperienza che è stato accusato di essersi appropriato della titolarità di centinaia di brani, riscuotendo poi i diritti musicali corrispondenti. L'editore, semplicemente recandosi allo sportello, avrebbe presentato ben 220 richieste di titolarità di brani famosissimi che, secondo gli archivi Siae, non corrispondevano a nessun autore. Per farlo c'era ovviamente bisogno di un dipendente all'interno dell'ente che passasse a Poma queste informazioni. Secondo l'accusa, la “talpa” sarebbe l'ex addetto all'ufficio Ripartizione Giuseppe Fedi.
Il tribunale penale ha condannato entrambi: un anno e 8 mesi di reclusione per Fedi e un anno e 6 mesi per Poma, che però è stato assolto dall'accusa di plagio. La cifra di esatta del risarcimento non è stata ancora definita. Così hanno risposto gli avvocati Giuseppe Vaciago e Giovanni D'ammassa, difensori di Poma: “Leggeremo le motivazioni e proporremo appello. Athos Poma è uno dei più importanti editori musicali italiani che ha svolto negli ultimi 25 anni la sua attività sempre con la massima serietà e professionalità: ogni valutazione sul suo operato in Siae potrà essere fatta solo dopo che la sentenza sarà divenuta definitiva".
---
L'articolo Maxitruffa ai danni della Siae: rubati 250.000 euro di Redazione è apparso su Rockit.it il 2015-02-16 11:48:00
COMMENTI (1)
e qui ci starebbe un pezzo di un gruppo punk anni 90 di cuneo....fotti la siae dei vermi solitari ahahahaha P.S. Chi trova la cassetta trova un tesoro!