Il prossimo 3 giugno uscirà per l'etichetta La Tempesta "Senza Vergogna", il nuovo album dei Sick Tamburo: dieci canzoni che girano attorno a manie, stranezze e fissazioni che accadono quotidianamente a tutti noi. Cose che ci hanno insegnato a tenere nascoste, cose che però sono parte di noi e di cui quindi non si deve provare vergogna.
Vi presentiamo in esclusiva la copertina del disco e tutti i testi delle canzoni.
Ho bisogno di parlarti
ho bisogno di parlarti di tante piccole cose
perché non mi lavo i denti dei desideri nascosti
ho bisogno di parlarti della paura di parlarti
perché piango per niente e dei cento cappelli che ho
ho bisogno di parlarti del perché voglio star solo
del perché odio la gente del perché amo la gente
ho bisogno di parlarti delle canzoni che ascolto
di come sta mia sorella e della fame d'aria che ho
ho bisogno ho bisogno ho bisogno
ho bisogno di parlarti di quanto ti voglio bene
del perché mangio quintali di dolci fino a nausearmi
ho bisogno di parlarti della mia ipocondria
del perché dormo con la tv accesa e delle mie infinite manie
ho bisogno di parlarti delle persone a me care
delle mie cose più sporche e ti assicuro son tante
ho bisogno di parlarti dei fantasmi che ho dentro
che mi fanno dormire solo qualche manciata d'istanti
ho bisogno ho bisogno ho bisogno
ho bisogno di parlarti di quanto spesso ti penso
della paura del male e della vita che cambia
ho bisogno di parlarti del perché' mi masturbo
così d'addormentarmi così d'addormentarmi un po'
ho bisogno ho bisogno ho bisogno
Il fiore per te
e quel tuo cuore spezzato non me lo perdonerò
pensavo in modo sbagliato quando pensavo che
avremmo vissuto assieme in quella casa lassù
dall'alto avremmo guardato la gente cadere giù
l'odore della tua pelle non lo annuserò più
e ai tuoi discorsi sul tempo lo so ci ripenserò su
questo è il mio fiore per te
l'unico dono
e quel tuo viso arrossato dal primo sole di marzo
la tua mania per le foto che non mostravi a nessuno
perchè ora tutto mi manca e prima sembrava poco
e quei tuoi balli impacciati lo so non li vedrò più no
il mio dono per te
questo e' il mio fiore per te
l'unico dono
L'uomo magro
e quell'uomo magro che guardava sempre qua
e quei baffi scuri che si girano all'insù
quelle cicatrici che lo invecchiano così
e quei denti che da tempo non ci sono più no no
cammina tutto il giorno e non si ferma quasi mai
e parla un'altra lingua quell'omino magro sai
e non accetta doni se per primo non ne fa
si dice che abbia ucciso un'uomo tanto tempo fa
torna un po' con noi uomo magro dai
scrive le sue cose dappertutto giù in città
sui muri sui giornali dice che non smetterà
l'ho visto che stringeva quel ragazzo forte a se
ci assomigliava molto forse l'uomo e' suo papa' chissà
torna un po' con noi uomo magro dai
Niente ti dipinge di blue
non voglio che racconti cose speciali
non raccontarmi sogni e desideri no no no
che hai lasciato casa e scuola per scappare
e che girando hai incontrato il male dovunque un po'
non raccontarmi che hai voluto smetter di parlare
e che hai pensato di lasciare e non tornare più mai più
che per giorni ascoltavi la stessa canzone
e che per finta a cantare eri tu no no
non c'è niente che ti dipinga di blu
niente è così speciale no
non voglio che racconti storie speciali
e dei primi attacchi di panico no no
e che dal tuo gatto ti facevi leccare
dovunque anche dove non si può solo un po' solo un po'
non voglio che racconti cose speciali
racconta invece un po' di normalità che ci sta che ci sta
che a tredici anni fumavi in casa con tua madre
con la scusa che di nascosto non si fa non si fa
non c'è niente che ti dipinga di blu
niente è così speciale no
Pensiero
pensiero di nuovo ed ancora ora che il buio e' ritornato
pensiero ed il suo odore prima c'e' il gregge poi il suo pastore
pensiero che non mi abbandona come se fosse un compagno ideale
pensiero nervoso e malato odio per te che mi hai maltrattato
quel giorno mia madre scappava la rabbia cresceva e cresceva
quel giorno che tu m'hai lasciato la morte di un uomo annunciata
il peso di una colpa chi me lo porta via
il peso di una colpa chi me lo porta via
pensiero ed il suo sapore l'invidia mi toglie l'amore
pensiero che mi martella prima la bestia poi la sua bella
l'effetto dell'alcool finisce e il pensiero di nuovo riappare
pensiero padrone del tempo pensiero non si può lasciare
quel giorno mia madre scappava la rabbia cresceva e cresceva
quel giorno che tu m'hai lasciato la morte di un uomo annunciata
il peso di una colpa chi me lo porta via
il peso di una colpa chi me lo porta via
Prima che sia tardi
non ci sono ragioni giuste per noi non ci sono emozioni giuste per noi
dove sono gli amori che ci entrano dentro e non ci lasciano mai
non ci sono sostanze giuste per noi non ci sono le luci giuste per noi
dove sono i rumori che ci fanno vibrare
e facciamo qualcosa prima che sia tardi
e non fermiamoci mai e non fermiamoci mai
non ci sono gli odori giusti per noi non ci sono tensioni giuste per noi
dove sono i colori che ci fanno sognare che ci fanno sperare
e qual'e' la misura giusta per noi e qual'è la natura giusta per noi
dove sono le sere abbracciati a far niente e a pensare al futuro
e facciamo qualcosa prima che sia tardi
e non fermiamoci mai e non fermiamoci mai
Qualche volta anch'io sorrido
tuona il cielo rulla il mio tamburo e il terrore sai spiegarlo con parole
bussa forte bussa alla mia porta bussa forte o tristo mietitore
e domani domani e' la mia festa e domani domani sarò morta
non capisco questo gioco strano e non vedo vincitori e vinti
era bello davvero qualche volta anch'io ho sorriso
e' una guerra e porta il malumore è una guerra ognuno ha quella personale
le campane avvisano il suo arrivo ogni tocco scava un solco nel mio viso
c'e' chi prega e chi corre verso il niente è la morte la paura originale
ogni attacco arriva inaspettatamente è una guerra ognuno la deve affrontare
era bello davvero qualche volta anch'io ho sorriso
Quando bevo
quando bevo non controllo niente faccio cose esagerate
quando bevo dico cose grandi alcune vere alcune false
quando bevo mi farei chiunque more bionde o senza denti
quando bevo non sento ragioni l'istinto prende il sopravvento
mi piace mi piace
quando bevo non mi sento stanco non c'e' febbre che mi bruci
quando bevo so che e' il mio momento mi impossesso di ogni istante
quando bevo sono tutti uguali mille corpi da toccare
senza regole o ragioni voglio stringermi alla gente
mi piace spingermi dentro mi piace toccare il fondo
quando bevo faccio cose strane alcune buone alcune immonde
quando bevo non ho mai paura non c'e' niente che mi manchi
quando bevo mi farei chiunque more bionde o senza gambe
quando bevo mi sento sicuro illusione di un momento
mi piace mi piace
poche ore assieme a te e una notte di tormento
poche ore assieme a te e la notte poi mi pento
prego un dio chissà se c'è che mi porti un nuovo giorno
prego un dio chissà se c'è da domani giuro cambio
mi piace spingermi dentro mi piace toccare il fondo
Se muori tu
guarda come è strano se mi tocchi con la mano
guarda la paura se ne va via da qui
come allora come un bimbo tremo
come quella sera chiusi dentro a quel bar
ci rincontreremo così dice qualcuno
questa volta giuro mi prendero' cura di te
apri gli occhi ora per un ultimo ciao
ma ci stringeremo qualche volta ancora noi
Se muori tu io che faro'?
so che avrei potuto portarti fuori a cena
so che avrei potuto svegliarmi più spesso con te
ma il passato e' andato ed ora siamo qua
regalami un sorriso così mi tranquillizzo un po'
se muori tu io che farò?
Ti amo (solo quando sono solo)
ti amo solo quando sono solo urinami sui piedi che
ho bisogno di diversità ho bisogno di cambiare un po'
camminavo lungo il corso del paese per far scender la tensione
camminavo e dentro me contavo e la pioggia che veniva giù
e le luci di quei vecchi lampioni illuminavano poco
era buio dentro e fuori e contando non pensavo
i pensieri mi facevano paura mi seguivano dovunque ma
sapevo come tenerli lontani camminando io contavo
qualcosa di nuovo
capitava di incontrare gente strana che parlava in modo strano
ma non avevo paura perchè contando mi isolavo
e quel vento che soffiava un grido disperato
e quel vento che soffiava come non ci fosse un dopo
non mi togli il dolore non mi togli il dolore
non mi togli il dolore no no non più
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L'articolo I testi e la copertina del nuovo album dei Sick Tamburo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2014-05-05 15:08:08
COMMENTI (2)
Mi hai intossicata.. MannaggiaGianMaria.. Ho bisogno di una respirazione bocca a bocca.. prima che sia tardi...
"il peso di una colpa chi me lo porta via". Almeno ho con chi condividere questo peso...grazie Sick Tamburo!