Oltre al ministro poeta (Bondi) che affida la SIAE ad un suo quasi omonimo (Rondi) ed a cui consigliamo, per completezza fonetica, di coinvolgere anche Brondi (Vasco), in Italia non ci facciamo mancare nulla: abbiamo anche il premier-chansonnier. Sappiamo tutti che tra le poche attività, Silvio Berlusconi è autore anche di canzoni, altro che Dente e Non voglio che Clara. Leggenda vuole che abbia iniziato la sua carriera come pianista sulle navi, quando era animatore di eventi. Mariano Apicella, per il quale Berlusconi ha scritto diverse canzoni, lo considera “un genio” e nessuno si stupisce, tanto ormai vale tutto. I "due" artisti, un po' come Battisti e Mogol, hanno prodotto un catalogo non indifferente.
Intanto il magazine GQ ha pubblicato una notizia di Davide Casati in cui si dichiara a conoscenza di quanto Silvio avrebbe riscosso dall'ultima ripartizione di diritti d'autore: 1.194 euro, non molto. Non proprio un successo.
Senza prendere necessariamente per buona la notizia di GQ, abbiamo chiesto ad alcuni editori indipendenti di darci un loro parere per gioco e sembra che effettivamente la cifra abbia un ordine di grandezza credibile. Pur senza sapere esattamente la quota editoriale che possiede Silvio su ogni singolo pezzo, nè le copie vendute e la loro esecuzione pubblica, è possibile fare una stima di massima alla luce del mercato e della diffusione avuta dai suoi brani. E così, tra DEM (Diritti di pubblica esecuzione musicale) e DRM (diritti di riproduzione musicale), l'importo dichiarato da GQ potrebbe effettivamente essere veritiero. Insomma, non solo molto meno di Vasco Rossi, ma probabilmente anche meno di Teatro degli Orrori, Amor Fou, Baustelle, Marta sui tubi. Silvio forse non sempre ce la fa. Una speranza c'è.
Ecco uno dei brani di Silvio eseguiti da Apicella. Potrete notare come i fan su Youtube siano entusiasti. Citiamo un commento molto indicativo della loro passione: "è fantastica... cazzo, è classe cristallina questa; e poi dicono ch'è raccomandato e lavora esclusivamente perchè collabora musicalmente col nostro Premier; allora non si spiegherebbe come mai è stato ospite anche in trasmissioni? Rai... altrimenti l'avrebbero invitato solo a Domenica Cinque, no?!
Per la vostra cultura, ecco l'elenco delle 38 canzoni che ha firmato. Ovviamente compratele tutte e diamogli una mano, ci mancherebbe:
Cantanno Cantanno
Cascasse il Mondo
C'è amore
Musica
Quann'o'core
Se tu non fossi tu
Stay With Me
Ammore senza ammore
Amore mio goodbye
Azzurra libertà (Musica di Renato Serio)
Ciucculata 'e cafè
Col cuore in gola
Colpa Mia
Come farò
Donna della mia vita
Dopo di me
Gelusia
Il fantasma di un amore
Io non ti sveglierò
Io sarò te
La tua arroganza
Le stagioni del cuore
Ma come fai
Ma se ti perdo
Male di te
Me dice addio
Meglio 'na canzone
Nuie ca Facimme Sunna
Nun po' ferni
Ogge fa 'n'anno
Pe nun te penza
Pizza americana
Questo falso addio
Senza te
Stu nummero e telefono
Suè Suè Suè
Tempo di rumba
Ultimo amore
(nella foto Silvio Berlusconi e Mariano Apicella)
L'articolo di GQ Italia:
www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/3/berlusconi-chansonnier-numeri-da-fiasco#?refresh=ce
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L'articolo Silvio Berlusconi: songwriter da 38 canzoni e pochi guadagni di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-03-10 00:00:00
COMMENTI (2)
Credo che se Silvio Berlusconi avesse avuto successo in campo musicale piuttosto che in campo politico, l'Italia e gli italiani ne avrebbero certamente guadagnato.
In fondo, avremmo digerito (o ignorato) più facilmente una manciata di penose composizioni neo-melodiche piuttosto che subire gli effetti devastanti del berluscon-pensiero diffuso e applicato alle massime istituzioni del Paese.
facciamo una donazione per li povero silvio
bohemien randagio