Spaghetti Unplugged: un microfono aperto e un piatto di pasta tra Roma e Milano

La serata open mic delle notti romane e milanesi raccontata da chi l'ha creata

05/05/2019 - 14:33 Scritto da Vittorio Farachi

Esiste una serata a Roma di cui non si fa che parlare da qualche anno. La stessa serata, ma uguale uguale, esiste anche a Milano. In entrambe ti senti a metà tra un bar karaoke, uno showcase festival e un festino a casa di quel tuo vecchio amico dell'università, con una serie di sconosciuti che si scambiano la chitarra e suonano un paio di pezzi a testa. Soltanto che in mezzo agli sconosciuti la chitarra ogni tanto la prende Giuliano Sangiorgi, a volte Motta, altre Tommaso Paradiso, Gianluca Grignani o Erlend Oye. Da mezzanotte cominciano a materializzarsi gli spaghetti: un po' per la fame, un po' per il lol, un po' per il nome e un po' perchè comunque siamo italiani. Si chiama Spaghetti Unplugged, ed è la nuova (ma esiste dal 2013, ndr) realtà delle notti delle due città.

Le regole sono semplici: chi prima arriva, prima suona. Due pezzi a testa. Si combatte senza scarpe e senza camicia, in quello che sta diventando il Fight Club dei chitarrini. Ovviamente ci siamo finiti pure noi, come tutti quelli che conosciamo. E quelli che non conosciamo. Perchè a Spaghetti non conta che tu abbia un doppio disco di platino o meno, se vuoi suonare ti basta arrivare presto e scrivere il tuo nome sulla lavagnetta. E se poi fai schifo sono affari tuoi, ma suonare suoni comunque. 

Spaghetti Unplugged sarà all'Apollo di Milano questa sera. Il 26 Maggio Spaghetti Unplugged sarà anche al MI AMI. Mentre ci prepariamo quindi, ci siamo fatti raccontare un paio di cose da Davide Dose, il nostro Tyler Durden, nonché uno dei fondatori di Spaghetti Unplugged. 

A Londra m'è venuta un'idea

Spaghetti nasce per caso in un piccolo locale di Roma nel 2013 - si chiamava Soul Kitchen - perchè un mio amico (Antonio Rossi, in arte Rosso Petrolio) tornava da Londra. Aveva conosciuto la realtà degli openmic inglesi, io nel frattempo iniziavo a organizzare concertini. Di base ci piaceva suonare, lo faceamo spesso a casa in lunghe cene e dopocena, e abbiamo deciso di portare quella roba in un locale aperto a tutti. Cresciuti con il mito di De Gregori, Lucio Dalla, Venditti e del Folkstudio, al tempo ascoltavamo i Kings of Convenience e i Fleet Foxees, nel frattempo scoprivamo gli artisti della nuova scena indie (Vasco Brondi e Dente su tutti) e nella nostra città quella che sarebbe stata la c.d. nuova scena romana (I Cani, I Mostri, I Thegiornalisti, Testaintasca, ecc...).
Poi piano piano la serata è cresciuta, con Gianmarco Dottori e Giovanni Romano l'abbiamo progettualizzata sempre di più ed è cominciata ad essere frequentata sempre da più artisti e da molto pubblico.

Con varie peripezie siamo arrivati al Marmo di San Lorenzo, club dove dal 2015 svolgiamo ormai il nostro format ogni domenica da ottobre a fine giugno. L'idea era quella di dare spazio agli emergenti, ma al contempo creare un punto di incontro reale con artisti affermati, e di fare festa. Creare un momento di scambio, senza filtri o limiti di generi (dal pop, al folk, al cantautorato più classico, all'indie). Il centro del format sono le canzoni. Un pò una sorta di falò sulla spiaggia, ma in un locale.

Fatta Roma, proviamo Milano

Roma ha sempre avuto questo tipo di contesti; in questi ultimi anni abbiamo visto il nostro appuntamento diventare in qualche modo il punto di ritrovo per questo movimento, nonchè una sorta di palestra per nuovi artisti che poi magari da lì hanno preso il via per carriere importanti.
Da febbraio scorso, date le molte richieste, abbiamo deciso di portare Spaghetti anche a Milano, all'Apollo, una volta al mese. La cosa è partita davvero molto bene, ed eccoci qua a chiudere questa prima stagione milanese stasera, e saremo in contemporanea col Marmo per un doppio appuntamento su Roma e Milano: la domenica italiana vol. 5.
Oltre agli appuntamenti domenicali openmic una volta all'anno organizziamo i nostri festival: una versione deluxe, no open mic, ma con una line up che vuole fotografare lo stato dell'arte della nuova canzone italiana.

In 2 città in contemporanea nella stessa sera più di 20 artisti per città salgono sul palco, si conoscono, si confrontano e fanno ascoltare le loro canzoni ad un pubblico numeroso che scopre roba nuova, si diverte, fa amicizia, si ritrova.
Il format è simile sia a Roma che a Milano, questo rende simili i 2 appuntamenti; ovviamente ogni città ha le sua peculiarità e questo si riflette nella serata, anche se noi proviamo a proporre in entrambi i casi il nostro mood, il nostro clima di festa e di apertura.

OpenMic + Guest + Jam. Con gli spaghetti, 

L'Open Mic è molto semplice: basta venire al locale tra le 18 e le 19, segnarsi sul menù della serata e si suona. Chi prima arriva prima di esibisce, e suona 2 pezzi. Non facciamo nessun tipo di filtro o selezione, un vero palco aperto. Ovviamente c'è capitato di trovarci anche cose assurde e improbabili, ma anche di ascoltare per la prima volta artisti che ora spopolano in radio. La musica parte alle 20 e finisce alle 2.
Oltre ai vari artisti dell'open mic (circa 13-15 a sera) invitiamo degli ospiti che ci piace proporre al pubblico (3-4 a serata), che con grande disponibilità accettano di salire sul nostro palco, a volte annunciati, molto spesso a sorpresa. Giuliano Sangiorgi, Gianluca Grignani, Thegiornalisti, Gazzelle, Tiromancino, Noemi, Motta, Paola Turci, l’Orchestraccia, Lodo Guenzi, Canova, Riccardo Sinigallia, Petra Magoni, Tosca e perfino Erlend Oye dei Kings Of Convenience, sono solo alcuni dei nomi passati a trovarci in questi anni tra Roma e Milano.


Sullo stesso palco nella stessa sera quindi a Spaghetti può capitare di ascoltare un emergente assoluto, che magari suona per la prima volta le sue canzoni a qualcuno, insieme ad artisti che hanno fatto la storia della canzone. È una cosa un po' pazza, per alcuni anche strana, ma a noi ci sembra una bella occasione.
Alle 24 ovviamente gli Spaghetti si materializzano: pasta per tutti, e poi parte il momento finale di jam, in cui si suona insieme liberamente, nascono improvvisi featuring e band spontanee e si canta tutti insieme fino alla chiusura (alle 2) coverizzando di solite brani presi a caso della musica italiana: da Vasco fino ad Achille Lauro.

- Direziona artistica + Canzoni

In questo siamo un po' post moderni, abbiamo un approccio anti direzione artistica. Chi sono in fondo io per dire cosa può salire o no sul palco? Sono davvero in grado di capire sempre e comunque tutte le diverse possibili espressioni di chi scrive canzoni? Questo tipo di scelta lo lasciamo ai club e alle discografiche: noi lasciamo spazio a tutti di stupirci e mostrarci, magari, qualcosa di nuovo. Sarà il pubblico a decretare se chi suona merita o meno di suonare ancora, e saranno gli artisti stessi a far vedere se hanno davvero qualcosa di importante da dire.
Spesso molti artisti emergenti che si propongono ai locali si sentono dire "quanta gente mi porti?". Noi possiamo invece dire al contrario che la gente te la portiamo noi, voi dovete portarci solo le canzoni. E spaccare, ovviamente. 

Il primo bilancio non si scorda mai

A Milano eravamo un pò dubbiosi all'inizio: non sapevamo che risposta ci sarebbe potuta essere da parte del pubblico e soprattutto degli artisti. Dobbiamo dire che invece è stato inaspettato: la prima sera all'Apollo c'erano 73 persone in fila per suonare!
A Roma, dove la serata è settimanale, abbiamo sempre circa 15/20 artisti, a Milano dove per ora è mensile, circa 35/40. Ovviamente non possono suonare tutti, e cerchiamo di farli ruotare tra i vari appuntamenti il più possibile.
L'artista tipo che puoi incontrare è un ragazzo o una ragazza che scrive canzoni, con più o meno talento, che vuole però farsi ascoltare e pensa di poter dire qualcosa. All'inizio era un mood sonoro molto "acustico": voce e chitarra o piano e voce, ma soprattutto nell'ultimo anno si sono inserite sonorità anche elettroniche, ma anche rap/trap e dintorni.

Grazie, e daje forte

Spaghetti è davvero una famiglia. In ogni città abbiamo un team che con passione e creatività lavora al progetto, e una rete di partner che ci supporta: da Nastro Azzurro che ha creduto nel progetto a Spotify, da Your Music che è il nostro partner tecnico, a Radio Rock che è media partner su Roma, e Orbita che ci ha aiutato a promuovere il lancio su Milano. 

Se questa serata è piaciuta e ha creato un bel clima è anche e soprattutto grazie a tutte le persone che ne fanno parte o ne hanno fatto parte in passato: è impossibile citarli tutti, ma loro lo sanno e quindi daje forte.

 

Spaghetti è stasera, Roma e Milano. E il 26 maggio al MI AMI Festival. Daje forte. 

 

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L'articolo Spaghetti Unplugged: un microfono aperto e un piatto di pasta tra Roma e Milano di Vittorio Farachi è apparso su Rockit.it il 2019-05-05 14:33:00

Tag: MI AMI

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