Se in più occasioni abbiamo parlato di come l’ascolto ripetuto di una canzone sia uno degli aspetti più importanti per creare un legame con chi sente musica, è altrettanto vero che esistono brani che ci entrano in testa dopo il primo minuto e non se ne vanno più.
In gergo vengono chiamate “earworms” e sono canzoni che hanno la capacità - a volte del tutto innata, altre volte costruita a tavolino - di essere ricordate con grande facilità. Alcuni anni fa un gruppo di ricercatori guidato dal professore Kelly Jakubowski della Goldsmiths di Londra, ha lanciato un progetto interamente dedicato a questo fenomeno. Grazie a un campione di 3000 intervistati, i ricercatori sono riusciti a definire quale sia l’artista che ha collezionato più earworms nella sua carriera: Lady Gaga.
Secondo lo studio, la sua “Bad Romance” è la canzone che, in assoluto, entra in testa con più facilità. Nella top ten degli earworms più segnalati anche altri due brani della cantante, “Alejandro” e “Poker Face”, e tutte avevano un tratto comune: una melodia molto semplice, quasi elementare, alla quale però si contrapponevano elementi decisamente più complessi e inaspettati.
"Il profilo complessivo di tutta la frase o la melodia tende ad essere abbastanza generico, come si potrebbe trovare nelle canzoni cantate alla scuola materna” - ha commentato Jakubowski - “Nonostante questo alcune delle strutture all'interno di quelle melodie sono rare o insolite: si può trovare un salto inaspettato tra le note o un aumento del pitch insolito per una una tipica canzone pop“.
E come liberarsi da questo ingegnoso motivetto pensato apposta per non essere mai più dimenticato? Sono stati fatti diversi studi a riguardo e, tra gli ultimi, c’è quello di alcuni scienziati dell'Università di Reading che sostiene che la soluzione è piuttosto semplice ed economica: basta masticare una gomma.
Se c’è la possibilità che alcuni suoni entrino nella corteccia uditiva del nostro cervello con facilità, è possibile cancellarli sostituendoli con altri simili. Basterebbe ripetere una parola a caso molte volte, ma con una gomma da masticare l’effetto è sicuramente più efficace: il nostro cervello si abitua sentire un suono regolare, sempre della stessa tonalità e ripetuto innumerevoli volte. “Può essere una forma di memoria involontaria musicale”, ha spiegato Philip Beaman, il professore associato di scienze cognitive che ha seguito lo studio.
(via)
Se poi con voi questo metodo non funziona, potete comunque trovare un’altra attività che tenga il vostro cervello occupato impegnando le vostre capacità mnemoniche su altri fronti (provate con le parole crociate o con il sudoku, ad esempio) oppure cercate un altro earworms che si avvicini di più ai vostri gusti musicali. Chiodo schiaccia chiodo, insomma.
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L'articolo Volete togliervi dalla testa una canzone? Basta una gomma da masticare di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2017-05-03 10:22:00
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