Ogni periodo ha le sue mode. Musicali e di file sharing. Dopo il periodo di Napster e dei suoi figli, da qualche anno lo scettro di strumento principe per il download era detenuto da torrent e derivati. A dimostrarlo, il fatto che siti come The Pirate Bay (irraggiungibile dall'Italia, ma perfettamente funzionante nel resto del mondo) fossero ai primi posti in quanto a traffico e numero di pagine cliccate.
Da qualche tempo, però, il vento è cambiato e la ricerca di file torrent è stata soppiantata dall'uso dei cyber locker, gli "armadietti" online dove caricare tutto ciò che si vuole e che solitamente offrono un servizio base gratuito (con attesa di 30/45/60 secondi prima di scaricare) e uno premium (con download immediato e più veloce).
Il più usato è 4shared che totalizza ogni 30 giorni la bellezza di 55 milioni di utenti unici e oltre 2,5 miliardi di pageviews. Seguono a distanza di quasi 20 milioni di utenti unici altri siti del settore come Megaupload, Mediafire e Rapidshare. The Pirate Bay è solo sesto, con meno della metà dei visitatori unici.
Del resto, il cyberlocker è la declinazione del file sharing ai tempi della nuvola. Non è un caso che anche grandi nomi come Google, Amazon e Apple abbiano deciso di puntare sugli storage online. La tendenza dei prossimi anni pare questa.
Per info:
torrentfreak.com/top-10-largest-file-sharing-sites-110828
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L'articolo Torrent sorpassato dagli storage online di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-08-31 00:00:00
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