Lo scenario in cui le major discografiche imploderanno in una sola, trasformandosi in una supernova, è ormai vicino. Lo dimostrano le continue fusioni che si sono avvicendate negli ultimi anni, che cercano di salvare il salvabile, soprattutto per quanto riguarda il ramo discografico, mentre quello del publishing sembrerebbe avere ancora un buon margine per sopravvivere senza disastri.
Oggi è la volta della EMI Music, la parte discografica della major inglese, la cui unica via di salvezza sembra essere l'aquisizione da parte della Universal Music. L'operazione è tecnicamente definita in tutti i dettagli, ma non è vista di buon occhio per questioni di monopolio ed antitrust. Da tempo si attendeva infatti una risposta ufficiale da parte della Commisione Europea, che però ha presentato ad Universal Music una "contestazione degli addebiti" in merito all'acquisizione di EMI Music.
E' stato la stessa Universal a rivelarlo, dichiarando che l'azienda "sta preparando una risposta dettagliata alle obiezioni della Commissione, così da far fronte alle preoccupazioni sottolineate nel documento procedurale", dimostrandosi fiduciosa di riuscire a convicere la Commissione Europea a rilasciare il nulla osta necessario a completare l'operazione di acquisizione della EMI Music.
Non sono ancora ufficiali i motivi del blocco daparte della Commisione Europea, ma sembrerebbe che manchino alcune garanzie, relative al fatto che la Universal dovrà prima liquidare una parte degli asset facendi parte del patrimonio EMI Music, tra cui alcune storiche etichette del catalogo.
Un po' meglio se la passa invece EMI Publishing, la parte di EMI dedicata alla gestione dei diritti editoriali, per la quale è stata approvata dalla Commissione Europea la vendita a Sony/ATV.
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L'articolo Universal Music compra EMI Music, anzi no: CE contesta l'operazione di Redazione è apparso su Rockit.it il 2012-06-20 00:00:00
COMMENTI (1)
spero presto che falliscano tutte le major...