Anche oggi, come da molti giorni in tutta Italia, le Università si sono mobilitate contro la legge 133/Gelmini.
All’Università Statale di Milano, sono stati convocati gli Stati Generali d’Ateneo a cui hanno partecipato circa 2500 persone. Hanno parlato tantissimi studenti, tanti professori, ricercatori e lavoratori dipendenti. Sulla legge 133, sulla situazione attuale dell'università, sul precariato... su quello che cambia con questa legge. Tasse che aumentano, università che diventano fondazioni private, il governo che dà fondi solo agli atenei “meritevoli”, i ricercatori non ci sono più, la ricerca che viene bloccata, dequalificazione dei titoli di studio, tagli al personale e il blocco delle assunzioni con conseguente "fuga dei cervelli" e sperpero delle risorse investite nella formazione. I professori stanno decidendo come protestare, e probabilmente si atterranno al contratto, che prevede solo le lezioni frontali. Non ci saranno più esami e ricevimenti. A parte i fondi. Alcuni vogliono sospendere le lezioni e l'hanno già fatto. I tecnici amministrativi della Statale di Milano stanno già scioperando e anche i borsisti e i ricercatori.
Dopo l'assemblea c'è stato il corteo, pacifico, corredato da scontri con la polizia alla Stazione FFNN Cadorna (una decina di feriti tra i manifestanti). Domani alle 15:30 ci sarà lezione in piazza, al Duomo di Milano. Il 30 ottobre manifestazione. Il 14 novembre un’altra manifestazione. Da capire e da fare ce n’è. Ascolta, Fai, Diffondi.
Per info:
guardatevi attorno
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L'articolo Le Università italiane tifano rivolta di Redazione è apparso su Rockit.it il 2008-10-21 00:00:00
COMMENTI (17)
si si......ho capito.... torna a studiare buono buono e non fare il facinoroso ........
tu non sai proprio di cosa stai parlando è evidente che non hai letto nemmeno uno degli articoli che compongono il decreto.
e non sei neppure uno di quelli che andrà a manifestare visto l'atteggiamento pessimistico e rinunciatario che ostenti, oltretutto accusando i giovani di non avere le palle per lottare come i loro padri.
quindi sarebbero un "pugno di facinorosi" come disse il kaimano....bene..... a me non sembrano
cosi' pochi i "rivoltosi" , il fatto e' che tu e quelli della tua parte non vi volete fare una ragione
del fatto che tanti giovani studenti che sicuramente (almeno una grossa fetta) hanno dato il consenso a questo governo, adesso ci si rivoltano contro, tutto il resto e' aria fritta...... questa riforma e' un'altra mossa per risparmiare sulle spese statali per salvare alitalia banche finanziare
finanzieri falliti e quant'altro, e meno male che il kaimano non doveva mettere le mani nelle tasche degli italiani............
Gli universitari bruciano in piazza un decreto che riguarda la scuola e NON C'ENTRA NIENTE CON L'UNIVERSITA'.
Tanto spazio mediatico e proteste che coinvolgono qualche migliaio di persone. Nessuno parla delle decine di migliaia di ragazzi che continuano a studiare a casa e a frequentare i corsi.
Ma vogliamo parlare di università?
L'università italiana produce meno laureati del Cile.
Non c'è un'univeristà italiana tra le migliori 150 del mondo.
Ci sono 37 corsi di laurea con 1 solo studente.
327 facoltà non superano i 15 iscritti.
I ragazzi sono sottoposti ad un carico di ore di lezione triplo rispetto alla media europea per trovare giustificazione a corsi fatti solo per dare cattedre.
La protesta di questi giorni è una protesta politica (strano) che ha come obiettivo la lotta al governo (che novità).
penso che tutta sta storia finira' senza nessun risultato, perche' i giovani nelle universita'
non hanno le palle per lottare come i loro padri, le gelmini e il kaimano la spunteranno.....
Si, e sono tra gli studenti che spera in questo e che cercherà di dare il suo contributo affinchè questo avvenga...non li conto più ormai tutti i cortei fatti contro le riforme scolastiche, e ho solo 19 anni...mi sa che ne farò ancora altri...:(
ma che dici?
callisto, tu stattene pure a casa. è meglio per tutti. anzi, è più giusto. lascia gli studenti, e i loro slogan irresponsabilmente depositati sulle loro bocche, in piazza. lascia che vengano spinti (ma da chi?) a manifestare contro il governo (quale???). stattene pure a casa. è meglio per tutti. e spera che tuo figlio non abbia voglia di studiare e si metta a fare lo sbirro ottuso. di problemi ne avrai pochi di sicuro.
Più prende vita questa manifestazione recalcitrante più mi sembra sempre meno giusta. Come vedere gli slogan lanciati in questi giorni e irresponsabilmente depositati sulle bocche degli studenti spinti in piazza a manifestare contro chi oggi è chiamato a governare, slogan che appaiono strumentali e ridicoli, tanto più perchè gridati in difesa di una scuola italiana di cui tutti, in questi anni, si sono lamentati.
Sì, rockerina, so.
Ma stai comunque parlando di una prassi, non di puro diritto costituzionale.
In extremis, il PdR può e nello specifico penso dovrebbe rompere questa prassi, mi segui?...
MILANO. Lezioni universitarie di domani (venerdì 24 ottobre) in Piazza Duomo :)
h09, Filologia Slava (Prof. Di Salvo - Mediazione Linguistica e
Culturale)
h09.30, "40anni di fallimento dell'università pubblica"
(Prof. Aldo Giannuli - Scienze Politiche)
h10.30, "Storia del Duomo e della trasformazione
metropolitana" (Prof. Trento - Brera)
h10.30, Giapponese 1 (Prof. Dalla Chiesa - Mediazione Linguistica e
Culturale)
h11.30 "Paura e controllo sociale" (Prof. Escobar - Scienze
Politiche)
h12.30 Diritto Costituzionale (Prof. D'Amico - Giurisprudenza)
h12.30 Cultura Russa (Prof. Berrone - Mediazione Linguistica e
Culturale)
h12.30 Giapponese 2 (Prof. Dalla Chiesa - Mediazione Linguistica e
Culturale)
h13.30 Istituzioni ed Economia della Società Occidentale (Prof. Caronia
- Brera)
h15.00 Cultura Giapponese (Prof. Sica - Mediazione Linguistica e
Culturale)