I Verdena stanno registrando il nuovo album

Attraverso un post su Facebook i Verdena oggi hanno annunciato molte novità

30/08/2019 - 11:46 Scritto da Redazione Verdena 3K

Il ritorno dei Verdena lo stiamo aspettando tutti, e anche da un bel po' di tempo. 

La band bergamasca formatasi nel 1995 dai fratelli Ferrari, Alberto (voce, chitarra) e Luca (batteria) nel 1996 fa spazio anche alla bassista Roberta Sammarelli; quest'anno celebreranno il ventennale dal disco d'esordio "Verdena" prodotto da Giorgio Canali e uscito nel 1999. Oggi, d'improvviso, dopo un silenzio durato diversi anni, attraverso un post su Facebook annunciano delle novità, da leggere ovviamente tra le righe. 

"Eccoci qui: è passato un po’ di tempo, eh? Tra un progetto e l’altro, la nostra famiglia che cresce e le registrazioni del nuovo album abbiamo deciso di riprendere in mano il nostro primo disco che compie 20 anni tra qualche settimana"  

Tra progetti paralleli sviluppati negli ultimi anni e cambiamenti personali i Verdena oltre a scrivere nero su bianco l'arrivo di qualcosa di nuovo hanno deciso di onorare nuovamente quel primo capolavoro di vent'anni fa con una ristampa dal titolo "Verdena – 20th Anniversary Edition", disponibile dal 20 di Settembre

Giorgio Canali ha commentato così il ricordo della nascita di quel primo disco: 

“Ho delle immagini precise dei Verdena in registrazione nello studio B di Sonica a Calenzano, in trio, tutto dal vivo tranne le voci, senza cuffie e senza metronomo, come del resto sono solito fare da trent’anni a questa parte. Francesca ed io a piazzare microfoni in giro e a sperimentare qualche soluzione tecnica che lei aveva imparato a Seattle nello studio di Stone Gossard."

“Mi chiamano dalla casa discografica e mi dicono: ‘Devi venire a fare due chiacchiere, abbiamo un gruppo che ci piacerebbe producessi tu, visto che con il rock ci sai fare, ma non possiamo dirti nulla per telefono perché blahblahblah (solite menate di segretezza che non capirò mai)”. Io fermo subito il mio interlocutore e gli dico “Guarda, ti dico subito che se non sono i Verdena o gli Ulla ‘la bambola che ti trastulla’ (chissà che fine hanno fatto?) è inutile che venga a Milano perché non produco cose che non mi piacciono’. Piccolo silenzio dall’altra parte del filo… E poi mi rispondono che sì, si tratta dei Verdena, stupiti che io li conoscessi e di mantenere la segretezza. Prima di registrare l’album, per conoscerci meglio e capire come funzionavano, ho fatto aprire ai Verdena qualche mio concerto. Fra questi ce n’era uno al Fuori Orario vicino a Parma. Qualche anno dopo mentre ero in tour in quel club con Le Luci Della Centrale Elettrica, uno dei proprietari mi chiese che fine aveva fatto quel gruppo fighissimo con una bambina che suonava la batteria e una ragazza al basso che aveva aperto la serata prima di me… non voleva credere che fossero i Verdena… Pensava lo stessi prendendo in giro”.

Ma anche Luca Bernini, uno dei primi giornalisti ad accorgersi del trio bergamasco ha ricordato con queste parole il loro primo incontro vent'anni fa: 

 “Questa storia inizia con una musicassetta appoggiata su un tavolo, a Roma. Aveva una sorta di poliziotto in copertina, in evidenza la scritta ‘VERDENA’. L’avevo ricevuta da Giampaolo Giabini, al tempo loro manager, ma non l’avevo mai ascoltata, a dirla tutta. Era l’estate del ’98, una telefonata con un amico e collega giornalista, Paolo Giovanazzi (“ascoltali, sono bravi, Giabini vorrebbe presentarli a Luca Fantacone della Black Out") mi spinse a cambiare idea e a metterla su. Era musica grezza, scura, urgente. Parlava da sé. Chiamai Fantacone, i Verdena avrebbero suonato a inizio settembre ad una sorta di Festa Giovani nel bergamasco. Li andammo a vedere. Ricordo che il loro palco era un camion da ristorazione svuotato, con le luci al neon, ma lì dentro loro sembravano starci benissimo. Fin da allora erano un colpo allo stomaco: Alberto e il suo sguardo da diamante pazzo, Roberta, al basso, a suonare e a guardarsi i piedi, dietro di loro ai tamburi Luca, al tempo ancora minorenne, a cercarli costantemente con gli occhi. Fecero i primi pezzi e la loro furia ci arrivò subito addosso. Luca Fantacone dopo dieci minuti aveva già deciso di firmarli. A ripensarci oggi sembrava una scena da uno di quei film tipo ‘I Love Radio Rock’ o ‘24 Hour Party People’, invece era tutta roba nostra. Fatto sta che la firma arrivò. Arrivò anche un produttore (Giorgio Canali) e, a seguire, il loro primo disco, ‘Verdena’, anno di grazia 1999. Il loro primo disco viene da un altro posto, è ancora oggi, a vent’anni di distanza dalla sua uscita, un oggetto oscuro e al tempo stesso incontaminato per purezza e intensità. Ascoltandolo, certamente vi si troveranno dentro infatuazioni e amori e urgenze di quel tempo - i Nirvana, Kurt Cobain - ma queste di certo non ne ridimensionano il valore, l’importanza, la forza, l’enorme impatto, casomai lo amplificano perché i Verdena ne fanno materia per qualcos’altro, di altrettanto urgente, sfrenato, nuovo. ‘Verdena’ era una dichiarazione, arrivava con la forza di una pietra miliare al primo colpo, e, cosa più unica che rara nel mondo del rock’n'roll, sanciva una serie di condizioni unilaterali cui la band non ha mai abdicato. Nessun compromesso artistico, nessuna tentazione al mercato, nessun cedimento al futile. La musica, e solo la musica, parla. I Verdena la prendono da dovunque sia e la portano tra noi. I loro album successivi al primo raccontano capitolo dopo capitolo questa storia: di come siano stati gli unici ad aver davvero fatto sempre tutto a modo loro riportando ogni volta a casa la pelle nel modo migliore, lasciando per noi sul tavolo canzoni che hanno una potenza e un’intensità senza pari”.

 

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L'articolo I Verdena stanno registrando il nuovo album di Redazione è apparso su Rockit.it il 2019-08-30 11:46:00

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