È un periodo di grande confusione nel campo dei diritti d'autore online. Quasi ogni giorno vi stiamo dando aggiornamenti sulla vicenda della delibera AGCOM (qui l'ultimo capitolo: goo.gl/kqegD).
Nel frattempo, oggi si sono rimessi in moto due procedimenti attivi da tempo. Il primo riguarda Yahoo e la richiesta avanzata nel marzo scorso da una casa di produzione cinematografica, che aveva ottenuto la rimozione dal servizio Yahoo Answers di un link che rimandava a una copia in streaming del film iraniano "About Ally" (qui tutta la vicenda: goo.gl/xOVBJ). Il tribunale aveva imposto a Yahoo di eliminare tutti i collegamenti a siti che contenevano materiale del film senza possederne i diritti. Oggi la marcia indietro: viene confermata l'illegalità di trasmettere e diffondere materiale che non si possiede, ma si afferma che non spetta più ai motori di ricerca controllare che i link rimandino o meno a siti legali e autorizzati. Questo onere deve infatti ricadere sui produttori, che devono segnalare le singole violazioni a chi di dovere.
In tutt'altra direzione va invece il nuovo capitolo dell'operazione Poisonous Dahlia. Ve la ricordate? Era l'operazione che aveva portato all'oscuramento della piattaforma Torrent Bt Junkie (qui i dettagli: goo.gl/tPMnp). In quel caso era stato imposto ai provider di vietare l'accesso al sito da IP italiani. Ebbene, oggi Fastweb e NGI hanno ricevuto dal Tribunale di Cagliari la notifica che sono indagati per favoreggiamento, perché non avrebbero impedito l'ingresso a Bt Junkie. I due provider si sono subito difesi affermando che il favoreggiamento non esiste e che anzi si sono da subito adoperati per adeguarsi all'ordinanza. Anche in questo caso, la vicenda è tutt'altro che chiusa.
Per info:
punto-informatico.it/3216341/PI/News/btjunkie-prime-ricostruzioni.aspx
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L'articolo Yahoo e Bt Junkie, la storia infinita della pirateria di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-07-14 00:00:00
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