NOME
“Anfibio” è il nuovo singolo
Dopo il successo dei due singoli Le cose succedono e Io non riesco più a stare zitto tornano con un nuovo brano i Nome.
La canzone si intitola Anfibio e parla della difficoltà di farsi accettare nella vita e della necessità di doversi adattare ogni volta alle aspettative contraddittorie della società.
Rispetto al passato cambia sensibilmente il sound, adesso più scuro ed elettronico ma sempre caratterizzato da una forte impronta melodica.
Fanno parte del progetto Matteo B Bianchi (autore dei testi), Michele “Mezzala” Bitossi (autore delle musiche e musicista) e Ivan A. Rossi (produttore e musicista).
Se i due singoli precedenti erano cantati da Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti, la nuova voce del gruppo è ora quella del giovane musicista e cantautore Davide Ferrario.
Come nel caso dei brani precedenti, Anfibio è accompagnato da un videoclip che vede ancora una volta Bianca “Weiss” Tabaton come protagonista/testimonial: un volto femminile per una voce maschile, una contraddizione che sta diventando una sorta di marchio di fabbrica per i Nome.
L’ideazione e la regia del video è ancora una volta opera del collettivo “Irwin Kovac”, capitanato da Stefano Piccardo.
Il progetto dei Nome è quello di far uscire singoli a scadenza quadrimestrale e forse, chi può dirlo?, raccogliere poi tutto il materiale in un album a tempo debito.
“Anfibio” apre una nuova fase nel percorso artistico dei Nome.
Aspettatevi presto di sentire nuovamente parlare di loro.
I Nome sono:
Ivan A. Rossi, Matteo B. Bianchi, Michele Mezzala Bitossi
con Davide Ferrario
Musica: Michele Mezzala Bitossi
Testo: Matteo B Bianchi
Prodotto, registrato presso SAE (Milano - Studio A)
Missato (8brr.rec Studio Milano) da Ivan A. Rossi
Batteria : Marcello Ruggiu
Basso, Chitarre, Synth: Ivan A. Rossi
Voce: Davide Ferrario
Il testo di “Anfibio”
Non deluderti
fare ancora meglio di così
Un sostegno
un compagno
indispensabile
Come in trincea,
come persi nell’alta marea
senza spada
senza radar
senza nemici
Cerco nei tuoi gesti un segno
Qualcosa che plachi il mio travaglio
In divisa e senza distintivo
in playback, ma anche dal vivo
In t-shirt, in abito da sera
in parrocchia o fuori di galera
Un’intera vita in equilibrio
animale, di natura anfibio
E non passerà
questa ansia non si placherà
con il tempo
con l’impegno
con l’analisi
E’ una gara che
a ogni tappa sposta il limite
il baluardo
di un traguardo
irraggiungibile
Cerco nei tuoi gesti un segno
Qualcosa che plachi il mio travaglio
Affettuoso, sguardo glaciale
Stravagante ma molto normale
Sempre sazio, sempre a digiuno.
Sono dei vostri, non sono di nessuno
Un’intera vita in equilibrio
animale, di natura anfibio
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