TESTO
LA SCARICA
Il ventre gonfio sul far della mattina.
Erano in tanti a chiudermi la bocca.
Sassi negli occhi sapor di clozapina.
Volar di dita la scarica mi tocca.
Labbra su labbra ed il cuoio per cuscino.
Febbre a venire ed indosso solo stracci.
Mi trema il culo, che è notte ed è mattino.
Sciogliete i denti, cavatemi 'sti lacci.
Sono una donna aggressiva per natura,
rimasta scossa da un'atra giovinezza,
non ho ricordi, nè amore, nè paura,
non sento pudica alcuna tenerezza.
Sono un bigotto, arrossisco negli sguardi,
sono la neve, l'iddio, la vanagloria,
mordo la cinghia, appassisco nei ritardi,
poi morirò... se non serbo la memoria.
Sono un ruscello, io sono l'impotenza
di porre in capo al sussulto un sol pensiero.
Mi han dato in dote un ceppo di demenza,
io l'ho scolpito e ho adornato il mio cimiero.
Adoro il cielo, s'abbuia all'imbrunire,
e il vento caldo che sfiora la mia bocca.
M'asciugo gli occhi nei margini d'aprile,
ma, ora è il momento: la scarica mi tocca.
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CREDITS
Testo: Francesco Marchetti
Musica: Enrico Vasconi
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone La scarica si trova nell'album IL GUSCIO uscito nel 2011.
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L'articolo OFFICINA FINISTÈRE - La scarica testo lyric di OFFICINA FINISTÈRE è apparso su Rockit.it il 2019-12-17 16:26:03
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