Valerio produce musica nella sua mansarda, che da quasi un anno è diventata il suo studio. È piena di libri di tutti i generi, tra cui i testi di sociologia di suo padre, tra cui questo testo di McLuhan, che ha attirato il suo interesse durante la stesura di quest'album.
È stato realizzato utilizzando vecchi sintetizzatori, drum machine e campionatori come Korg Poly 61, Kork poly 800, Roland Tr-626, AKAI s1100, Novation Bass Station e-mu Orbit9090.
L'intenzione iniziale di Valerio, quando ha deciso di dare vita al suo nuovo progetto Oltrefuturo, era (ed è) quella di comporre musica più istintiva e primordiale, in cui far confluire una parte più distorta, rumorosa e lo-fi, che però riesca anche ad avere una forte componente concettuale, capace di veicolare una serie di messaggi, come in questo caso, in cui prova a riflettere la condizione delle comunicazioni tra individui ineluttabilmente "mediate" (termine non casuale) dai nuovi device, che hanno condizionato la vita di tutti.
Sotto questo punto di vista, già nella prima metà del secolo scorso, McLuhan è stato estremamente lungimirante nell'affermare, tra le sue teorie più celebri, che "il medium è il messaggio", ovvero: i mezzi di comunicazione di massa e il progresso di questi stessi, sono capaci di influenzare la società, il modo di vivere delle masse, spostando l'attenzione (nel suo studio) dal messaggio veicolato (che può essere di qualsiasi genere) al mezzo che lo veicola e che incide realmente e veicola comportamento sociale.
Marshall McLuhan
Oltrefuturo
Descrizione
Credits
Composed, played and mastered by Valerio Ebert @ Le pianole studio
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