Palco numero cinque, ovvero il palco riservato all’angelo della musica nel romanzo di Leroux, dove l’amore per questa arte assume un ruolo fondamentale, come nell’alchimia che cinque ragazzi dell’hinterland bolognese riescono a ricreare coi loro strumenti, sintetizzando in modo significativo qualcosa di complesso.
Una musica che prende origine dalla coincidenza, che nasce dall’aria. Un qualcosa che già esiste e che prende forma nel momento in cui un ragazzo con il diavolo in corpo abbraccia la sua chitarra e si avvicina ad un paroliere dalla voce elastica e con una curiosità vorace. Il momento è catartico. Una batteria che scandisce il tempo perfettamente e fa del groove il proprio stile, fraseggia con un basso semplice e pulito. Una musica potente ed aggressiva viene raffinata dall’eleganza delle note delle tastiere. Il risultato è un rock dinamico con punte di progressive.
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