Cammino controvento

"Cammino controvento" nasce in un momento particolarmente difficile in cui la vita per un artista cambia radicalmente. L'impossibilità di esprimersi e diffondere le proprie visioni, la fissità e l'isolamento che permettono di aprire finestre su di un mondo che sta cambiando, cogliendone gli aspetti più impalpabili e contraddittori, spingono all'esigenza di scrivere e portare in luce aspetti della vita per troppo tempo trascurati, dimenticati. Il nuovo album è un percorso multisensoriale che accompagna alla scoperta di territori caduti nell'oblio, che apre stanze chiuse a chiave nelle quali è necessario entrare per potere, forse, recuperare quanto di sé è stato sacrificato, seguendo una omologazione che ha sempre più allontanato dalla propria parte umana, emozionale, autentica. Questo lavoro rappresenta un vero e proprio "memento" rispetto a valori indispensabili tralasciati, in nome di una corsa verso mete imprecisate e, spesso, imposte. Lo sguardo sul mondo (interiore ed esteriore) di una Pamela artista e donna, accarezza e ricerca una verità e una luce, che affiorano nonostante il momento storico apparentemente cupo e plumbeo. "Cammino controvento" cerca di offrire visioni di speranza che non risparmiano da necessarie prese di coscienza e onestà verso sè stessi, ma possono ispirare vie "salvifiche".
Il titolo del nuovo lavoro si rifà a quella che sembra essere una caratteristica innata di Pamela, quella del non fermarsi mai di fronte alle apparenze, ai luoghi comuni, agli ostacoli, cercando sempre e comunque di seguire e preservare la propria verità, la propria natura autentica. Camminare controvento non è inteso tanto come un lottare contro una corrente contraria, ma un avanzare lasciando che quella forza segua il suo movimento, facendosene sfiorare, senza perdere il punto fisso che si sta seguendo, come accade ad una freccia che riesce a fendere l'aria senza opporvisi, perchè ne conosce la natura e la direzione.
Il panorama sonoro che accompagna testi densi di contenuti, trasferisce suggestioni diverse ad ogni pezzo, caratterizzandolo e rendendolo una esperienza unica, seppur essendo percepibile un collegamento armonico di insieme. Questo lavoro si avvale della collaborazione di grandi professionisti toccando anche aspetti più sperimentali, per citarne alcuni: Guido Bottaro ( pianista), Maurizio Fiaschi (compositore), Paolo zebolino (ghirondista).